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Lazio-Midtjylland, Sarri: “C’è il fair play finanziario ma si gioca ogni 3 giorni”

redazionecittaceleste

Tutte le parole del mister Maurizio Sarri intervenuto in conferenza stampa al termine della gara odierna con il Midtjylland in Europa League

Un gigantesco Milinkovic-Savic e la solita certezza Pedro permettono alla Lazio di superare l'ostacolo Midtjylland. Un risultato che sarebbe potuto essere ben più rotondo e solo un Lossl in ottima forma ha negato un risultato ben più rotondo. Ciò che contava alla fine erano i tre punti e tre punti sono arrivati. Ora testa prima alla Salernitana e poi al Feyenoord per centrare la qualificazione da primatisti del girone. Al termine della partita mister Sarri è intervenuto in conferenza stampa:

Lo scorso dicembre parlava di una Lazio istintiva e poco razionale. Quest'anno sembra che siate cresciuti molto, si asepttava questa crescita?

"Completamente imperturbabile no perché nei primi 6/7 minuti dopo il loro ripercussioni ce ne sono state. Abbiamo ripreso in mano la gara e abbiamo iniziato a palleggiare sempre più tranquilli e questo ci ha portato a produrre. Il rammarico è aver vinto solo 2-1, potevamo chiuderla prima".

La Lazio ha svoltato intorno alla mezz'ora con lo spostamento di Felipe al posto di Cancellieri?

"No, Felipe è andato lì a 5 minuti dalla fine del primo tempo e noi eravamo già padroni della partita. Cancellieri ha fatto bene, lui ha un percorso dove ha fatto l'esterno 10 anni e l'attaccante centrale 2 mesi. Cancellieri non si era mosso malissimo da centrale ma io lì Felipe ce lo metto volentieri contro centrali che hanno caratteristiche come i loro. Nel finale di partita questo si è visto molto. Sono contento dei giovani Cancellieri ha fatto quello che doveva fare, Romero è entrato indiavolato e Marcos ha palleggiato benissimo"

In questo momento Zaccagni è il miglior esterno in Italia?

"Io non lo so, è un giocatore importante, ora sta bene anche dal punto di vista mentale. Io da un giocatore così pretendo la doppia cifra sennò è uno spreco di talento" 

Dopo Bergamo non voleva parlare di prestazione. Che ne pensa della prestazione di oggi? Due indizi fanno una prova?

"Due son poche, nelle ultime otto ne abbiamo vinte sei e pareggiate due. Ora stiamo mettendo in campo qualità tecniche e mentale ma io rimango dell'idea che un mese riesce a tutti. Essendo ancora nella fase del riesce a tutti siamo sereni".

Perché invertire Cancellieri e Felipe al 40°?

"Parlando in panchina stavamo valutando la situazione pensando che avremmo messo più in difficoltà i centrali con Felipe"

Lei parla sempre di mentalità, oggi la squadra è andata sotto ma poi è rimasta in partita, a che punto è la mentalità?

"E' al punto che alla squadra ha un identità più marcata e nelle difficoltà si può aggrappare a questa identità e non solo alle individualità. Avere un collettivo che lavoro così è un bene ed è anche un'esaltazione per i singoli e non più il contrario. Ora hanno più fiducia in quello che fanno: Siamo cresciuti anche in allenamento in termini di professionalità e mentalità però poi queste storie devono durare mesi e quindi la mentalità la misuri con  il tempo".

Una Lazio poca bergamsca e un po' sperimentale? Che indicazione ha dell'infortunio di Immobile a

"Non credo, perché palleggiare così su questo campo era più difficile che a Bergamo. Questo è un problema strutturale il calcio che giochiamo noi qui è difficile. Ciro sta meglio penso che lunedì abbia un controllo ha iniziato a lavorare in acqua. Se il controllo va bene si potrà intensficare il rientro con più certezza. Noi senza Ciro stiamo facendo al momento bene ma è sempre meglio averlo".

E' la dimostrazione che la Lazio tiene a questa Europa?

"Io penso che quando giochi una competizione europea devi tenerci per forza. Poi il calendario è mostruoso e ti porta di continuo a fare valutazioni, cosa che odio. Togliere gli ultimi 15 minuti un giocatore probabilmente gli alleggerisci la ripresa, sono cose che non vorrei valutare ma sono costretto. La stessa cosa la dovremmo fare domenica tra meno di 72 ore. O hai 25 giocatori dello stesso livello o fai fatica. In Europa hanno il fair play finanziario ma ti fanno giocare ogni tre giorni. Complimenti".

Ha rivalutato gli arbitri italiani? Come sta Luis Alberto?

"Io non li considero italiani o stranieri ma buoni o scarsi: nelle ultime due in Europa ci sono capitati due scarsi. Luis Alberto non ha grandi infortuni ma non lo vedo pronto. Spero cambi negli ultimi allenamenti perché per la partita di domenica ne ho un grande bisogno".

Un commento sulla prestazione di Vecino?

"A me non era dispiaciuto neanche Basic, poi è chiaro metti Vecino a 30 minuti dalla fine può dare impatto alla partita. E' un giocatore multi uso sia in fase offensiva che difensiva, fa legna e ha fisicità. E' importante per noi, sta facendo bene, io lo conoscevo da giovane e mi aspettavo esattamente quello che sta facendo ora".