Lazio, sarà davvero un mercato di rivoluzione? E occhio ai paletti Uefa…

Era stato rimandato a fine stagione ogni discorso concreto per il prossimo mercato, il weekend appena trascorso sembra però aver già dato ogni risposta. Serve un’impresa, o un particolare incastro di risultati, per centrare la Champions alla Lazio, che deve più concretamente rimanere concentrata sul mantenere il suo posto in Europa League. L’eventuale competizione europea della prossima stagione rappresenta un dettaglio non di poco conto e non solo per questione di appeal.

Bisogna sempre tener conto, infatti, del salary cap imposto dalla Uefa: spese in stipendi e trasferimenti nel 2024, dovranno scendere dal 90% all’80% delle entrate totali. In caso di Europa League, i ricavi complessivi - non solo dalla competizione europea - si attesterebbero intorno ai 160 milioni di euro, con spese pari a 140 milioni: circa l’87% e, quindi, oltre i paletti imposti dal massimo organo calcistico continentale.

C’è però da considerare possibili uscite, soprattutto di giocatori con ingaggi importanti. Tutto è insomma ancora aperto, anche per quanto riguarda quelli che saranno le vere necessità di mercato. Al di là dell’inciampo in Brianza, Tudor ha trovato una rosa più adatta del previsto. Anche se poi proprio il pari in casa del Monza ha fatto riemergere un problema atavico di questa squadra, come la tendenza a perdere punti (ben 18 quest'anno) da situazioni di vantaggio. Senza considerare calciatori - vecchi e nuovi - che dovranno valutare il proprio futuro tra scelte tecniche, rapporti e adattamenti al modulo. Nulla è scritto, tutto può cambiare. Per questo, oggi, è troppo presto per parlare concretamente di mercato.

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