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Lazio, meno colpi di tacco e più concretezza: Sergej è più sarrista

redazionecittaceleste

Mister Sarri va contro corrente ed elogia il Milinkovic delle ultime gare Sergej è più concreto e non cade nei colpi di tacco futili in campo

Sarri chiede e Milinkovic adesso dà: lo voleva più "totale" il Comandante per farlo entrare a pieno nell'Olimpo dei suoi grandi. Va controcorrente il tecnico biancoceleste che se prima, tra gli elogi mediatici a Sergej, rimarcasse sempre le inezie sbagliate dal serbo, finalmente cede all'elogio. "Secondo me ha fatto una buona partita anche a Verona, per la prima volta si sono contati più verticalizzazioni che palloni persi" ha detto presentando la gara con l'Atalanta, "A voi piace più Milinkovic tacco-punta, a me invece più l'ultima versione" ha continuato. Milinkovic gli sta dando davvero ciò che chiede. Per Sarri il gioco è prioritario, anche a discapito dalla potenza del genio del serbo.

A onore del vero il Sergej tacco-punta rimane uno spettacolo, ad avercene. Sarri per ora lo ha ancora, chissà per quanto visto il contratto in scadenza nel giugno del 2024 e un discorso per il rinnovo mai realmente decollato. Il Comandante non può fare a meno dell'estro del serbo contro l'Atalanta, a cui ha segnato 5 gol tra campionato e Coppa Italia. Dopo un calo di rendimento post Mondiale, Milinkovic sta andando gara dopo gara in crescendo. Rimane l'uomo d'oro di questa squadra e sebbene i dettami di Sarri siano categorici, qualche pallone perso è accettabile basta che il Sergente garantisca sempre il suo peso e la sua qualità in mezzo al campo.