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Lazio, Marusic e il rinnovo incerto: spunta un articolo della FIFA
Improbabile uomo-gol in quel di Lazio-Torino, Adam Marusic poteva lasciare il segno in positivo e portare i suoi a meno due dal Bologna quarto. Dopo uno splendido gol a giro -la mattonella del compagno e capitano Zaccagni- ha voluto incidere anche negativamente.
Nell'azione del gol dei granati, infatti, non chiude lo spazio dietro di sé e lascia un corridoio per un'imbucata che, dopo un cross deviato proprio dal montenegrino, finisce tra i piedi di Gineitis. Il numero 77 non è l'unico colpevole: Dele-Bashiru non segue bene l'uomo del pareggio e Provedel, come di consueto quest'anno, ha fatto passare la sfera sotto le sue gambe.
Nessuno è esente da colpe, ma dal montenegrino ci si aspetta sempre un atteggiamento diverso: è uno dei senatori di questa squadra e non può permettersi queste leggerezze. Ha sempre lottato per la squadra -nessuno può negarlo- e ha sempre regalato un minimo di 30 presenze a stagione. Ora si aspetta un rinnovo contrattuale che gli era stato promesso.
Il terzino ha un contratto fino al 2026 e si aspetta un adeguamento economico, forte di una promessa societaria che rivendica. I contatti dei mesi scorsi si erano concretizzati in un accordo verbale: prolungamento fino al 2027, con opzione al 2028 a favore della Lazio. Mancava solamente la firma, ma non è arrivata.
Tuttavia, prima di Lazio-Udinese si è generato uno stallo, piuttosto inatteso. In questo momento, lo staff del montenegrino potrebbe valutare di utilizzare l'articolo 17 della FIFA: una clausola che permette di svincolarsi unilateralmente all'estero (club arabi e turchi). Il rischio di un braccio di ferro c'è, ma la speranza è quella che il finale di stagione possa distendere le tensioni.
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