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Lazio, Marusic è il nuovo pilastro

redazionecittaceleste

Adesso bisogna di corsa blindare il jolly montenegrino sino al 2025. Operazioni in corso con Tare

Un nuovo pilastro, un altro Marusic. Domenica, a Verona, il 28enne esterno montenegrino ha condiviso il posto di migliore in campo della Lazio con Sergej Milinkovic, autore del gol-vittoria. Al top in un altro ruolo. Da difensore sulla destra del pacchetto a tre della retroguardia biancoceleste. Sempre più convincente Adam Marusic, che si sta confermando un jolly preziosissimo. Dalla fascia destra si è spostato sulla sinistra del centrocampo per sostituire Lulic. La sua fisicità si è sviluppata seguendo una sorprendente crescita tattica. Inzaghi lo ha poi ha arretrato sulla sinistra sino a smistarlo sulla destra della difesa dopo lo stop di Patric.

NUMERI DOC

Marusic è stato utilizzato in questa stagione per 3.094 minuti (solo Acerbi tra i biancocelesti ha giocato di più: 3.178’). Con 28 presenze in campionato (due più di Acerbi) è al top in squadra: out solo nella trasferta col Torino. Tre volte è partito dalla panchina. L’ultima, il 29 novembre, nel k.o. interno con l’Udinese. Poi, per Inzaghi è diventato irrinunciabile. Con le otto presenze in Champions (tutte da titolare) e le due in Coppa Italia il bottino stagionale arriva a quota 38. Nel bilancio personale anche i due gol in campionato: basi per i colpacci di Bergamo e di Udine. Mai aveva giocato con tanta continuità in biancoceleste (nel 2017-18 soltanto a fine stagione a quota 39 gare) anche a causa di ricorrenti guai muscolari.

RILANCIO

Pescato dal d.s. Tare nel serbatoio del campionato belga nel 2017 quando giocava nell’Ostenda, Marusic sembrava ormai incartato in un destino da incompiuto. Anche per una certa discontinuità e per disagi frequenti in fase di copertura. Nell’estate del 2019 l’arrivo di Lazzari sembra confinarlo al ruolo di panchinaro. Ma già un anno fa, prima del lockdown, Marusic ha cominciato a riemergere tanto da attirare le attenzioni del Paris Saint Germain. Con un gran gol avviò al 2’ il successo per 3-2 sul campo del Genoa. Quel giorno, 23 febbraio, nella ripresa passò sulla corsia sinistra. In un ruolo che durante lo stop di Lulic ha fatto suo per la forza e il dinamismo mixati nelle sue prestazioni che lo hanno imposto anche dinanzi al rendimento altalenante del nuovo acquisto Fares. In una nuova posizione Marusic ha trovato la dimensione migliore. Sotto la guida di Inzaghi, lo stesso percorso era stato compiuto da Milinkovic e Luis Alberto, rilanciati da interni dopo trascorsi nella trequarti. Anche Acerbi, seguendo un’intuizione del tecnico, si è riscoperto pure sulla fascia sinistra.

LA PRIORITÀ

Marusic sta strappando consensi pure da difensore. Riscattando certe perplessità sulle sue doti in marcatura. Per Inzaghi è ormai un cardine per la corsia sinistra del centrocampo. Tuttavia in difesa non rappresenta solo una soluzione sperimentale. Anzi, il montenegrino può rientrare tra le opzioni per riprogrammare il reparto verso la prossima stagione. Intanto, la trattativa per rinnovare il suo contatto in scadenza tra un anno si è intensificata, facendo leva sui buoni rapporti di Tare col suo agente Mateja Kezman, lo stesso di Milinkovic. Gli verrà praticamente raddoppiato l’ingaggio. Arrivando con i bonus a circa due milioni all’anno per un accordo fino al 2025 (opzione per la stagione successiva). Il nuovo Marusic rientra tra le fondamenta del futuro biancoceleste.

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