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Lazio News, Martini: “Immobile in Nazionale? Stessa sorte di Chinaglia”

redazionecittaceleste

L'ex giocatore biancoceleste Luigi Martini ha analizzato il primo anno di Sarri alla guida della Lazio ed ha parlato di Immobile

La Lazio aspetta di risolvere la questione legata all'indice di liquidità per poter sbloccare il mercato in entrata. Servono circa 3 milioni di euro che potrebbero arrivare dalle cessioni, come ad esempio quella di Denis Vavro. Il primo anno di Sarri sulla panchina della Lazio può ritenersi positivo, ma adesso il tecnico biancoceleste aspetta i rinforzi giusti. L'augurio sarebbe quello di averne una buona parte prima dell'inizio del ritiro in programma ad Auronzo di Cadore. Intanto, è intervenuto ai microfoni di Lazio Style Radio Luigi Martini, Campione d'Italia con la Lazio nel 1974. Queste le sue dichiarazioni sulla prima stagione di Sarri e su Ciro Immobile.

Sul primo anno di Sarri: "Questa Lazio mi piace. Il primo anno di Sarri prevedeva un assestamento dal punto di vista del gioco. Alcune partite non sono andate come ci si aspettava, ma la posizione in classifica e il modo il cui ha raggiunto il quinto posto è certamente positivo. Il tecnico toscano ha da sempre un suo modulo e un suo modo di dirigere la squadra. Sarri cerca il gioco e sta riuscendo a imporre il suo pensiero nella testa dei calciatori che allena. La Lazio è dietro solo a squadre che hanno investito pesantemente sul mercato. Questa rosa è a un passo dalle prime e penso che se la possa giocare alla pari con squadre del calibro di Milan, Inter e Juventus".

Su Ciro Immobile: "Dopo Chinaglia, Immobile è il calciatore presente maggiormente nel cuore dei tifosi della Lazio. Sicuramente Ciro è tecnicamente più forte di Giorgio. Però Long John rimarrà sempre il più grande leader di uno spogliatoio che la storia biancoceleste abbia mai avuto. Noi giocavamo per Chinaglia, mentre in Nazionale non era così. Da un certo punto di vista penso che anche ad Immobile capiti lo stesso. Lui è un attaccante bravissimo a sfruttare le numerose occasioni che i compagni creano attorno a lui".