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Pasquale Marino
La Lazio nella giornata di ieri è arrivata a Grassau, in Germania, per il secondo mini ritiro del suo pre campionato. Oggi, dopo la rifinitura mattiniera, si scenderà subito in campo per la prima delle due amichevoli previste. Di fronte ci sarà il Genoa, l'asticella verrà alzata contro la neo retrocessa squadra ligure. Con ogni probabilità mister Sarri manderà in campo quella che sarà una prima reale bozza della squadra titolare per il prossimo campionato. Tanti dubbi sulla presenza di Patric, alle prese con il fastidio al ginocchio già presentatosi sotto le Tre Cime di Lavaredo. La certezze reali nella formazione sono le due mezzali. Milinkovic e Luis Alberto sono aicuri del loro posto in mezzo al campo. In merito al centrocampo laziale e non solo ai microfoni di RadioSei è intervenuto Pasquale Marino, tecnico attualmente svincolato dopo l'esperienza negativa a Crotone la scorsa stagione. Di seguito il suo intervento.
"Penso che sia normale che l’inizio della Lazio di Sarri sia stato un po’ problematico, ma quando un calciatore comincia a vedere che le cose vanno bene e che tutto funziona prende fiducia e gli automatismi cominciano a ingranare"
Una riflessione esatta, quella di Marino, in merito alle prime difficoltà riscontrate lo scorso anno da tutte la squadra complice il cambio modulo dopo cinque anni di 3-5-2. Il tempo era necessario e già sul finire dello scorso campionato gli automatismi sembravano già essere ben insiti nei ragazzi di Sarri.
"Il centrocampo attuale della Lazio è coerente col gioco di Sarri, perché è tutto qualità. Se hai molto possesso palla ti diverti, altrimenti è un po’ più dura. Ma fare interdizione e recuperare palloni non vuol dire solo essere muscolari, ma saper prevenire e intercettare le linee di passaggio. E questo lo fai anche se non sei molto strutturato fisicamente».
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