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Federico Marchetti
È tornato a parlare Federico Marchetti e lo ha fatto ai microfoni di Radio Sei. L'ex portiere della Lazio ha ripercorso alcuni dei suoi momenti più iconici in biancoceleste: su tutti, ovviamente, la Coppa Italia vinta contro la Roma il 26 maggio del 2013.
"Ci sono molti aneddoti che mi fanno vedere similitudini tra questa Lazio e quella di Pioli. Due allenatori che non avevano grande esperienza in grandi squadre e che hanno creato una importate alchimia con la squadra e il tifo. Questo aspetto è fondamentale perché tutti si sacrifichino per il bene della squadra. La Coppa Italia vinta contro la Roma è un trofeo che porto nel cuore, il più bello della mia carriera è stata una giornata incredibile. La traversa colpita al 73′ dopo il gol di Senad? Un segnale di vittoria, non mi sono tuffato, sono rimasto in piedi e toccando quella palla abbiamo probabilmente decretato la nostra vittoria. Che tensione! L’amore dei tifosi nei miei confronti lo sento ogni volta che torno a Roma. Mi spiace che la mia storia con la Lazio si sia conclusa con un anno da fuori rosa. Quello è il mio unico rimpianto, ci sono stati problemi anche personali che non mi hanno permesso di chiudere come avrei voluto ma questo forse è un segnale per un mio ritorno. È importante in ogni società avere dei personaggi che conoscono la storia e hanno vissuto la società. Ad esempio Maldini nel Milan scudettato. Provedel è un portiere completo, mi piace molto, bravo con i piedi, segue l’azione sempre e esce dalla porta dando molta sicurezza al reparto, in questo mi somiglia molto. In generale questa Lazio mi piace davvero tanto, va forte tutti lottano con mentalità e con sacrifico fino al 90′, mi piace molto vederla giocare".
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