C'è grande rammarico nell'ambiente Lazioper la brutta sconfitta maturata allo stadio Tardini contro il Parma di Pecchia: un passo indietro rispetto alle recenti prestazioni dei biancocelesti, che avevano comunque dimostrato una certa solidità difensiva nonostante fosse mancato qualcosa nella gestione del pallone e nel finalizzare la grande mole di gioco prodotta nelle ultime gare. Una partita stregata, che ha visto la Lazio subire gol da Man a cinque minuti dal fischio d'inizio, dopo un clamoroso intervento Var e un gol revocato a Rovella per un fallo assolutamente inesistente nel due-contro-uno subìto dal numero 6. Non si può non accentuare l'errore da dilettanti commesso dal trio Paterna-Massa-Zufferli, resta però il fatto che per la Lazio questa battuta d'arresto pesa e non poco. Ancora di più se consideriamo che la sconfitta arriva a cavallo di partite importanti e, ora più che mai. sarà importante ripristinare il fattore psicologico e ripartire in vista di un mese davvero intenso e fitto di impegni sui tre fronti.
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Lazio, passo indietro in difesa: mai subìti tre gol in una partita in stagione
Tre gol in una singola partita la Lazio non li aveva mai subìti in stagione: è vero, come hanno sottolineato Baroni e Provedel nel post-gara, che il terzo gol sia frutto di una pressione disperata in un momento della partita da tutto o niente per i biancocelesti, ma la sensazione è che ci sia stato un netto passo indietro rispetto alle prestazioni solide e di livello che la difesa aveva fatto registrare nei precedenti tre match, conditi da tre clean sheet consecutivi. Due errori gravi, come ad Udine ad agosto, rovinano la prestazione tutto sommato positiva della Lazio, che nei primi minuti di entrambi i tempi subisce un uno-due micidiale a causa di due errori dei singoli, nello specifico di Rovella sul gol di Man e di Gila sul raddoppio crociato. Male bell'occasione del 2-0 lo spagnolo classe 2001, che fino ad allora era stato praticamente il migliore dei suoi ma ha macchiato la sua partita con un errore molto grave, subendo la pressione di tre avversari e finendo col perdere un pallone "sanguinoso", come lo ha definito il suo tecnico Baroni, che lo ha comunque difeso a fine partita. La speranza è che sia solo un caso isolato, i biancocelesti non possono permettersi ulteriori amnesie difensive in questo mese denso di impegni cruciali.
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