Lazio, il Mago incanta l’Olimpico: Luis Alberto ha conquistato Sarri

Quando si spengono le luci allo Stadio Olimpico resta viva la fotografia di una Lazio perfetta. Straripante, dominante, bella da vedere: il Milan non può che uscire a testa passa, incassando un pesante 4-0 che impatta sull'umore già grigio dei rossoneri. Una serata in nome del 'sarrismo' nella sua forma più pura, fatta di palleggio, gioco di squadra e verticalizzazioni. Non solo la serata in cui Milinkovic si è sbloccato dopo quasi 90 giorni dall'ultima volta, ma anche quella in cui Luis Alberto ha dato un'ulteriore conferma di aver preso nuovamente in mano la bacchetta magica. Sorridente, come non si vedeva da tempo e al centro del gioco. Il Mago dirige l'orchestra, inventa, sforna assist e s'impegna nella doppia fase, come richiesto da Sarri.

Anche ieri sera ha deliziato i palati fini dell'Olimpico con due colpi di genio, propri solo di chi vede il calcio come pochi riescono a fare. Apre la partita con un velo visionario sull'azione del primo gol di Milinkovic. Trasforma ilrigore, con Zaccagni che gli restituisce il favore, dopo che l'andaluso glielo aveva lasciato tirare a Reggio Emilia. Poi la chiude con un tocco dolcissimo, sfornando l'assist per il quarto gol della Lazio targato Felipe Anderson. Nel mezzo la solita classe ed eleganza nel destreggiarsi sul campo tra gli spazi stretti e la ricerca della profondità di un asse che con Zaccagni comincia ad essere automatica. "Luis è in grandissima forma già da novembre" continua a ribadire Sarri ad ogni domanda sul calciatore andaluso. Il rapporto tra i due non sarà idilliaco, ma questa versione del 10 mette d'accordo tutti: lui, l'allenatore e la marea biancoceleste sugli spalti.