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Lazio, Maestrelli ricorda Eriksson: “Un grande uomo, come mio padre”

Massimo Maestrelli
Tutte le dichiarazioni di Massimo Maestrelli, figlio di Tommaso, in ricordo di Sven Goran Eriksson, scomparso nella giornata di lunedì
Stefania Palminteri Redattore 

Segue l'eco delle parole di Juan Sebastian Veron anche Massimo Maestrelli, figlio dell'indimenticabile Tommaso. "Ricordo che Sarri aveva lanciato l’idea di intitolare lo stadio della Lazio a mio padre: se fosse davvero così, se questo progetto diventasse concreto, sarebbe solo un piacere per me vedere affiancato il nome di Eriksson a quello di papà", racconta ai microfoni de La Repubblica.

L'ex allenatore biancoceleste, infatti, aveva espresso il desiderio di essere il primo allenatore della Lazio a sedere sulla panchina del nuovo stadio Flaminio intitolato a Maestrelli. L'idea romantica resta, così come quello raccontato da Massimo Maestrelli su Eriksson: "Sven, come mio padre, è stato un grande uomo. Io e mio fratello Maurizio lo incontrammo una sola volta, una sera ad un evento. Lui era circondato da molte persone, noi lo vedemmo ma non facemmo un passo per rispetto ed educazione, fu il mister ad avvicinarsi a noi, a sorriderci: si mise una mano sul cuore e con tanta emozione ci strinse la mano e ci abbracciò. Questo è l’unico dolce ricordo che ho di Eriksson".