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Lulic
È tornato a parlare Senad Lulic e lo ha fatto ai microfoni di RadioSei. L'ex capitano della Lazio, ed eroe del 26 maggio, è tornato su vari temi, compreso quello degli ultimi mesi ricchi di cambiamenti in quel di Formello.
"A Monaco ero in tribuna con Stefan, abbiamo bevuto anche con i tifosi (ride, ndr.). Nella Lazio però qualcosa è cambiato, per me è difficile parlare, sono troppo lontano. Non vivo a Roma, non sento molto, quindi parlare della Lazio è sempre difficile. Qualunque cosa dico sbaglio. Non posso dire cosa è andato o non con Sarri e Tudor. La Lazio la guardava quando potevo, Sarri ha fatto un grande calcio i primi due anni, poi in questo gioco è sempre difficile confermarsi. Tudor è durato troppo poco, quindi è difficile da spiegare. Con Baroni hanno appena iniziato, diamogli tempo di lavorare prima di parlare bene o male. Poi vediamo come vanno le cose. Tante cose sono cambiare, ma la Lazio rimane la Lazio.
Tavares? L'ho visto contro il Verona, ma ha fatto una bella partita. Lo conoscevo già, ha fatto bene come tanti contro il Verona. Andava fatto il 3-1 però, con il 2-1 c'è sempre la paura che possa succedere qualcosa. Ritornare alla Lazio? Il calcio è cambiato, non è che mi metto qua a dire che voglio tornare. Nel calcio non si sa mai, sono aperto tutto. Io sono e rimarrò sempre tifoso della Lazio. Ciò che conta è quello che lasci, l'affetto che ricevi quando torni. Penso di aver lasciato qualcosa. Questo mi fa tanto piacere. A febbraio un approccio della Lazio per un mio ritorno per le giovanili? Io Fabiani non lo conoscevo, abbiamo parlato 5 minuti a Monaco, ma poi non ci siamo sentiti".
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