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Luiz Felipe torna sull’addio: “Cercavo nuovi stimoli. Lazio grande club”

redazionecittaceleste

Luiz Felipe, da quest'anno al Real Betis, è tornato a parlare del suo addio ai biancocelesti soffermandosi anche sugli attaccanti affrontati

La nuova stagione ha cambiato radicalmente il volto della Lazio. Lo scorso campionato la squadra di Sarri non è stata altro che un prolungamento di quella lasciata da Inzaghi. Al termine della stagione scorsa tanti sono stati gli addii a partire da Lucas Leiva passando per Strakosha e Luiz Felipe. Proprio il difensore brasiliano naturalizzato italiano, da quest'anno in forza al Real Betis, è tornato a parlare in merito al suo addio alla Lazio. In un intervista al El Pais l'ex numero tre della Lazio ha spiegato il motivo del suo addio, parlando anche degli attaccanti più forti e pericolosi affrontati in Serie A.

Addio

"Addio? Volevo cambiare un po’. La Liga mi è sempre piaciuta molto. La Lazio è un grande club, mi ha formato come giocatore e persona, però volevo uno stimolo, un’avventura nella mia vita ed è arrivata l’offerta del Betis e dal primo momento, mi hanno fatto sentire subito importante. Anche prima di firmare il contratto. Carriera? Giocavo a calcio da quando avevo 13 anni e arrivai all’Iutano, che ora milita nella Serie B del Brasile. Dopo aver giocato un anno in quel club arrivò la Lazio che mi tesserò grazie al rapporto di uno scout. Avevo 19 anni. Ero un ragazzino, non parlavo italiano e il periodo di adattamento fu complicato quindi andai in prestito alla Salernitana e una volta tornato fui aggregato alla squadra. Credo di aver giocato cinque stagioni a buon livello in Serie A"

I bomber

"Gli attaccanti più forti che ho dovuto affrontare? Sicuramente Immobile mi faceva diventare pazzo durante gli allenamenti. Attacca sempre la profondità, non potevi fermarlo. Per il resto, altri giocatori forti che ho dovuto marcare sono stati sicuramente Lukaku e Dzeko"

Senza peli sulla lingua e senza rancori le parole di Luiz Felipe che in biancoceleste è stato dal 2017 al 2022 e ha collezionato tre trofei oltre a compiere un'importante crescita sportiva e personale.