Torna a parlare Luis Alberto, ma non tramite canali istituzionali. Il Mago è infatti stato ospite nel pomeriggio di Benni Arroyo sul canale Twitch del giornalista spagnolo. Durante la diretta, il centrocampista biancoceleste ha spaziato dal suo futuro al suo passato, passando anche per le fasi della possibile cessione in inverno. Di seguito le fasi salienti delle parole di Luis Alberto.
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Luis Alberto: “Un giorno tornerò al Cadice, sempre detto. Ma la Lazio…”
“Il mio ritorno al Cadice? Prima o poi tornerò, l’ho detto mille volte. Lo ripeto da anni e lo faccio ancora oggi, un giorno ci sarà il mio ritorno al Cadice. Questo inverno c’è stata una possibilità. Non stavo passando un buon momento e in una chiacchierata con Borja Lasso gli ho detto che sarei andato da loro. Ho scherzato con lui, ma lui l'ha presa sul serio. Poi le cose si sono sviluppate e ho capito che mi amavano davvero. Manolo Vizcaino (il presidente del Cadice, NdR) ha provato a fare uno sforzo economico molto grande, ma non è andata. Ho apprezzato molto l’interesse, non era un momento semplice. Ma a gennaio è difficile partire.
Qui poi le cose hanno iniziato a sistemarsi. Ho parlato con il mister e la risposta è stata conclusiva. Se fosse successo un mese e mezzo prima invece mi avrebbero preso. In ogni caso non avrei litigato con la Lazio. Sto qui da sette anni e gli devo probabilmente tutto. Visto l'amore che mi hanno dato, non avrei potuto uscire dalla porta sul retro. Sarebbe stato stupido da partemia. Un'esultanza dedicata al Cadice? Ditemi voi cosa fare, una cosa semplice. Ma non il segno degli occhiali, altrimenti poi mi dicono che era diretto al mio allenatore”.
Sull'intervista, poi, risponde così. “Avevo detto al mio agente che avrei fatto un’intervista, ma che volevo farlo con qualcuno che sia di Cadice e che si occupi del Cadiz. Domani sicuramente arriveranno i titoloni. Conoscono alcuni giornalisti bravissimi e altri che invece amano fare polemica. Tornare a Cadice da tifoso? È difficile per me. L’ultima volta a vedere la partita risale al 2017”.
Infine, sul calcio italiano: “Qui si gioca molto con la difese a tre, in marcatura su uomo, non c’è stata molta evoluzione in questo senso. Il Napoli, la Lazio, il Sassuolo e la Fiorentina sono le uniche quattro squadre che propongono il calcio più europeo. Il calcio della Juve invece è un po' diverso. La penalizzazione ai bianconeri? Non commento. Contro l'Atalanta dobbiamo vincere, ci aiuterebbe molto in classifica”.
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