E' il dibattito più grande da quando Sarri siede sulla panchina della Lazio. La gestione di un dieci puro, e di conseguenza con i suoi pregi e difetti, come Luis Alberto fa parlar da tempo e lo farà a lungo. Se il tecnico biancoceleste decide di farlo partire dalla panchina si scatena l'indignazione di chi è certo che debba sempre giocare dal primo minuto. Se Sarri lo schiera titolare, con risultati magari meno positivi, la colpa ricade spesso sul dieci spagnolo. Allora il Mago si isola, rimane forte nella sua testa e lavora al meglio per il suo bene e quello della Lazio indipendentemente dalle voci ricorrenti. Contro la Cremonese lo ha fatto ancora: nessun gol o assist ma un colpo di tacco ad aprire l'azione del gol del poker firmato Pedro. Non è nessun "germe" Luis Alberto; il Mago ha capito e accattato, per ora, il suo ruolo.
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Lazio, Luis Alberto decisivo dalla panchina. Il nuovo io del Mago
Arma in più
E' questa la nuova forza di Luis Alberto. Non più un titolare certo e fisso ma ugualmente un fattore decisivo per la Lazio: ha indirizzato le partite contro Bologna e Verona, spaccato quella con l'Inter. Il numero dieci spagnolo non avrà a continuità che aveva ai tempi di Inzaghi ma sta dimostrando di non vestire male i panni di riserva di lusso. In quel di Formello, alla ripresa degli allenamenti, il Mago è uno dei più attivi. Orfano del suo compagno di meraviglie Milinkovic, Luis si diverte in allenamento. Mago e Sergente sono i due fari della Lazio: in nove gare ufficiali sono già 5 i gol e 6 gli assist totalizzati dai due centrocampisti.
Terzo
Tra i due tenori biancocelesti c'è anche un terzo elemento che si sta rivelando più che importante. Vecino si sente già veterano dello spogliatoio e dal momento del suo arrivo si è subito messo a lavoro per essere decisivo al meglio per la squadra. La doppietta con assist all'esordio europeo sono senza dubbio un biglietto di presentazione tutt'altro che scadente che uniti ai numeri di Milinkovic e Luis alberto porta a 7 il conto dei gol e sempre a 7 quello degli assist. Questo centrocampo non vuole essere una comparsa.
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