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Milinkovic e Lotito
È tornato decisivo, dando risposte a chi troppo in fretta lo ha criticato. Non ha vissuto un periodo semplice, Sergej Milinkovic-Savic, ma la crescita costante si è trasformata in una nuova esplosione nelle ultime due settimane. Prima la rete contro il Monza, poi quella di sabato sera contro la Juventus. Due gol pesantissimi, che potrebbero rivelarsi decisivi anche nella corsa Champions. E, chissà, magari anche per definire il futuro del Sergente.
Il contratto scadrà nel giugno 2024, la prossima è ormai da mesi indicata come la stagione del possibile addio. Ma i tifosi sognano di vedere ancora Milinkovic con la maglia della Lazio, così come non si arrende il presidente Lotito. L'idea del patron rimane quella di proporre al Sergente il prolungamento con un ritocco di ingaggio. Un'opzione, la più plausibile in caso di rinnovo, potrebbe essere quella di spostare la scadenza al 2025, con un importante ritocco di ingaggio arrivando a oltre 4 milioni di euro netti a stagione. Nel contratto sarebbe inoltre inserita una clausola rescissoria che permetterebbe al Sergente di sciogliere il vincolo in qualsiasi momentoe garantire alla Lazio un incasso per l'addio.
La Lazio ci proverà fino alla fine a invogliare il serbo a restare, a maggior ragione con il possibile piazzamento tra le prime quattro. Le pretendenti non mancano e Kezman continua a fare muro. Ma Milinkovic, sabato sera, nel post partita ha regalato ai più ottimisti qualche appiglio per una spinta di speranza. “Il rinnovo? Mi manca ancora un anno, io mi concentro sul campo. A fine anno vedremo, prima vediamo quale obiettivo riusciremo a raggiungere”. Rimane una missione quasi impossibile, ma mai dire mai. Prima, in ogni caso, c'è una Champions da conquistare.
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