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Intervenuto nel corso dell'evento "125 anni di Sport: un secolo e oltre di emozioni con la Società Sportiva Lazio", il presidente biancoceleste Claudio Lotito ha parlato in merito agli sviluppi sullo stadio Flaminio e sul valore delle iniziative proposte nelle ultime settimane dalla Lazio. Queste le sue parole: "Intanto ringrazio tutti per la presenza, dimostrando un grande senso di appartenenza molto rara. Questa è una grande famiglia, io ci sono entrato in modo operativo essendo già stato laziale. L'ho vissuta sempre con passione, con trepidazione. Perché ha sempre coltivato un aspetto che, consentitemelo, le altre società non hanno: l'aspetto valoriale.
Non a caso, quando è stato fondato questo sodalizio lo è stato fatto sui valori olimpici. Al tempo delle Olimpiadi si fermavano le guerre, perché lo Sport stava al di sopra di tutto: della politica, dell'interesse economico. Cercando di rappresentare al meglio questi aspetti: il sacrificio, il merito, l'inclusione, la partecipazione civica ai problemi della società in quale viviamo. Attraverso una serie di iniziative frutto di sacrificio, soprattutto delle famiglie, che hanno preservato la Lazio, la più grande polisportiva d'Europa. Oggi, con orgoglio, possiamo rivendicare anche una forza nel potere contrattuale di questo sodalizio, abbiamo sempre sostenuti questi colori grazie alla forza dell'unione.
Abbiamo la possibilità di diventare protagonisti, punti di riferimento attraverso una serie di iniziative che stiamo ponendo in essere che rappresenteranno l'orgoglio di essere laziali. Mi riferisco all'ipotesi dello stadio Flaminio. Noi vogliamo avere la nostra casa, una casa storica! Proprio perché vogliamo coltivare l'interesse delle famiglie, stiamo costruendo l'Academy a Formello: vogliamo allenare, oltre al fisico e la mente, anche lo spirito. Uno spirito cristiano, d'accoglienza. Abbiamo una testimonianza concreta dei genitori di Flavio e Francesco, sono rimasti nel nostro cuore.
Loro erano un punto di riferimento per far capire che la Lazio c'è e sostiene i propri appassionati con forza e determinazione. Vogliamo fare in maniera che questi colori portino dei trofei importanti, combattiamo quotidianamente per farlo. Siamo l'unica compagine che possiede due 'Collari d'Oro'. Siamo stati eletti anche come 'Ente Morale' poiché regalò i campi per istituire gli orti di guerra e consentire alle persone di sfamarsi. C'è questo connubio inscindibile tra la società civile e i colori biancocelesti, vogliamo essere diversi nei sentimenti, nel modo di fare calcio e nell'esaltare il merito. Rivendico con orgoglio di essere laziale.
Sicuramente i tanti laziali presenti sapranno sostenere l'interesse civico e morali di queste iniziative, sia per portare risultati sportivi ma anche un sorriso per le persone meno fortunate. Ho avuto la possibilità di designare mia moglie come presidente della Fondazione e sto vedendo tante iniziative, che in passato non conoscevo, rappresentano l'orgoglio della nostra polisportiva e portano un sorriso alle persone che durante la giornata si trovano in condizioni di difficoltà. Avere in certe situazioni la possibilità, la certezza di avere una grande famiglia come la Lazio, che interviene nei momenti di difficoltà, con lo spirito di servizio.
Un servizio che appartiene sia alla famiglia Lazio che sia a tutta la società civile, rivendichiamo questo con orgoglio. Ritengo che questa iniziativa, come quella del museo itinerante, che spero nel giro di poco tempo se verrò realizzato lo stadio - perché convinto che lo stadio Flaminio verrà realizzato, se dipende dalla Lazio - diventi stabile per avere l'orgoglio di dire questa è la nostra casa. Soprattutto di fronte agli stranieri. Il nostro motto è 'Il piave Mormorò, non passa lo straniero!"
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