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Lotito
Torna a parlare Claudio Lotito dopo la divergenza tra Tare e Sarri in merito alle ambizioni della Lazio. C'è chi, come Tare, parla del quarto posto come obiettivo e chi, come Sarri, vede un piazzamento in Champions come un traguardo miracoloso. Il patron biancoceleste era già intervenuto nella giornata di ieri con un comunicato per tentare di fare da paciere tra i due. Due visioni differenti e due modi di lavorare che collidono e che potrebbero portare Lotito a fare una scelta, anche visto il contratto del direttore sportivo in scadenza il prossimo giugno.
Il presidente della Lazio ha chiarito il suo pensiero alle pagine de IlMessaggero: "Maurizio è un grande allenatore e un grande uomo di calcio, ma non va detto che il quarto posto sarebbe miracoloso perché abbiamo speso 60 milioni e preso 15 giocatori in un anno. Questo gruppo è forte e non devono esserci alibi per nessuno. Le parole del presidente laziale sottolineano come gli investimenti fatti dal club vadano verso la direzione di un piazzamento per l'Europa che conta. "Come ho già detto in più di un discorso, dobbiamo credere al quarto posto. Oggi saremmo secondi, se non avessimo buttato 10 punti per colpa dei blackout. Con la testa e lo spirito giusto, abbiamo subito battuto il Sassuolo" ha concluso il patron biancoceleste. Il futuro si valuterà a giugno, per ora le parti continueranno insieme ma è stato lo stesso Lotito ad esplicitare una rottura che rischia di essere definitiva.
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