Gravina tende la mano a Lotito, ma lo intima a cedere la Salernitana. Lui ha già la Lazio e due club nella stessa categoria non sono ammissibili. La Figc, con delibera del Consiglio Federale, detta i tempi della cessione della società campana, ma con meno rigore rispetto alle date previste. Entro il 25 giugno, tre giorni prima dell'iscrizione al campionato, il club dovrà passare di mano e non essere più riconducibile a Lotito stesso o a Marco Mezzaroma. Dunque, non una deroga di dieci giorni, bensì di quattordici, almeno secondo quanto stabilito dall'articolo 7 (comma 8) dello Statuto federale e soprattutto dall'articolo 16 bis (comma 1 e 2) delle Noif.
ROMA
Lazio, Lotito non esclude sorprese a Salerno
Ha una deroga di 14 giorni concessa dalla Figc per studiare piani alternativi alla cessione del club valutato almeno 80 milioni
E il patron laziale, insieme ai suoi legali, sfrutterà questo periodo per mettere tutte le cose a posto e restare nella legalità. Certo, non è proprio il massimo per chi deve vendere avere una scadenza, anche perché sarebbe il compratore a fissare il prezzo e non il contrario come avviene nel libero mercato. Lotito però sta già lavorando da mesi affinché tutto sia sistemato e in regola per permettere alla Salernitana, una creatura a cui tiene tanto, di competere in serie A senza alcun problema. Il prezzo della Salernitana è, all'incirca, di 80 milioni di euro, forse qualcosa di più. Non sono escluse sorprese e guizzi del patron laziale dal punto di vista giuridico, come la creazione di un trust che dia in qualche modo indirettamente a Lotito l'opportunità di tutelare la "sua" creatura.
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