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Lazio, Lotito in Senato: “Mercato, Flaminio, derby: vi dico tutto!”

Lotito
Tutte le parole di Claudio Lotito intercettato appena fuori dal Senato nel giorno del 125esimo anniversario della fondazione della S.S. Lazio
Edoardo Benedetti Redattore 

Intercettato appena fuori dal Senato, il presidente della Lazio Claudio Lotito ha parlato ai taccuini dei cronisti presenti per commentare il 125esimo anniversario della fondazione della più grande polisportiva d'Europa prima di dirigersi in Campidoglio per l'evento che si sta svolgendo nella Sala della Protomoteca. Il patron biancoceleste, rammaricato per la sconfitta patita nel derby, ha poi commentato altri argomenti all'ordine del giorno come il calciomercato biancoceleste e il progetto di riqualificazione dello stadio Flaminio. Queste le sue parole: "Si festeggerà avendo la consapevolezza di aver preso vent'anni fa una società tecnicamente fallita, che oggi ha una prospettiva completamente diversa costruendo l'Academy e presentando il progetto per lo Stadio. E' un valore assoluto per le prospettive del club in termini di certezze, di risultati sportivi ed economico-patrimoniali. Mercato? Non si tratta dei nomi, lo dico sempre a tutti: non facciamo la collezione delle figurine 'Panini'. Noi facciamo quello che serve dal punto di vista tecnico compatibilmente con quelle che sono risorse. Noi stiamo facendo le cose senza ricorrere al credito, senza mutui o leasing.

 Indice di liquidità? Noi abbiamo un problema tecnico, dobbiamo fare le cose con equilibrio e buonsenso perché non dobbiamo snaturare l'equilibrio dello spogliatoio. Al di là dei nomi. Non conta avere il nome, ma la persona in funzione delle necessità, creare le condizioni giuste per lavorare. La ferocia agonistica con la consapevolezza di essere in un grande club come lo è diventato oggi la Lazio. Derby? Nei primi venti minuti è mancata la concentrazione, poi è stata una partita senza unico. Vieni punito se non sei concentrato, abbiamo sprecato anche diverse occasioni. Ma la prestazione ha rilevato una posizione sportiva maggiore di quanto non si voglia far trasparire dal risultato. Prendiamo atto di quello che è successo, il campo è troppo spesso non garantista di qualità e meriti consumati durante la prestazione. Siamo andati sotto, loro si sono messi dietro la metà campo. Non mi è piaciuto l'atteggiamento vicino la porta. Rosso a Castellanos? Da me esistono le regole, bisogna avere un comportamento conforme rispetto alle regole che vengono dettate da me. Per farvi capire: con l'Academy che stiamo costruendo verrà eretta anche una chiesa, ci teniamo molto ai valori. Il calcio per questo grosso potere mediatico deve essere un punto di riferimento valoriale. Abbiamo a cuore il merito e la valorizzazione dell'essere umano. Al tempo delle Olimpiadi si fermavano le guerre, non dobbiamo relegare lo Sport al risultato sportivo e al risultato economico. Arriverà qualcuno? Nella vita tutto è possibile, vedremo".