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Lazio, Espn attacca Lotito: “Mafioso”. Novello: “Dimostrazione di ignoranza”

Lotito
Una dura replica da parte dell'ambasciatore italiano nei Paesi Bassi dopo l'accusa mossa dal direttore di Espn del presidente Claudio Lotito
Edoardo Pettinelli Redattore 

Avversario dell'Ajax, Lazio: gigante romano dall'ombra nera. È questo lo scioccante titolo scelto dal sito sportivo Espn in vista della sfida tra i lanceri e i biancocelesti. Un editoriale in cui vengono mosse pesanti accuse nei confronti del presidente Lotito, additato addirittura come facente parte del crimine organizzato. Non si è fatta attende la replica dell'ambasciatore italiano in Olanda, Giorgio Novello che, in una lettera di protesta, si rivolge al direttore di Espn. "Gentile Direttore, In qualità di Ambasciatore d'Italia nei Paesi Bassi, desidero esprimere il mio disappunto per le espressioni utilizzate nell'articolo di Alain van Hilten pubblicato l'11 dicembre 2024 sul Suo giornale".

Il direttore di Espn si è inoltre rivolto alla Lazio come un "club dalla ricca storia, che porta l'eredità di bizzarri incidenti guidati da un presidente di stampo mafioso". Ha dunque continuato Novello: "Trovo profondamente inappropriato e offensivo l'uso del termine «mafioso» in riferimento al Presidente della Lazio, Claudio Lotito, Senatore della Repubblica Italiana. La criminalità organizzata è una piaga che ha causato innumerevoli vittime e sofferenze in tutto il mondo, come testimonia sia l'esperienza Italiana che quella olandese.

Descriverla con superficialità equivale a sminuire la lotta coraggiosa e continua di chi, in Italia, nei Paesi Bassi e altrove, dedica la propria vita a contrastare questo fenomeno. Italia e Paesi Bassi sono partner nella lotta contro la criminalità organizzata, operando anche congiuntamente attraverso agenzie europee come Europol ed Eurojust, con sede proprio a L'Aia. I nostri Paesi condividono un impegno comune che merita rispetto e comprensione.

Usare il termine «mafioso» in connessione con il Presidente della Lazio, Claudio Lotito, non è solo un'insulto ad un Senatore della Repubblica italiana: è una dimostrazione di ignoranza dei fatti e, soprattutto, una mancanza di rispetto per tutte le persone che in Italia, nei Paesi Bassi e in tanti altri Paesi, combattono ogni giorno contro la criminalità organizzata. Mi farà molto piacere incontrarla appena possibile e approfondire quanto Le scrivo. La prego di pubblicare questa mia lettera nel suo giornale".