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Immobile e Lotito
La Lazio ripartirà dalle sue certezze nel 2023. Gli infortuni hanno complicato il finale della prima parte di stagione, ma ora tutti sono tornati agli ordini di Maurizio Sarri. Mancano solo Milinkovic e Vecino, che domani si aggregheranno al gruppo per la partenza del mini-ritiro in Turchia. In questo periodo di sosta per i Mondiali l'obiettivo fondamentale era recuperare i calciatori indisponibili, su tutti Ciro Immobile. Il capitano della Lazio si era fermato lo scorso 16 ottobre per un problema muscolare durante Lazio-Udinese. Un infortunio che ha costretto il bomber biancoceleste a restare lontano dal campo e il bottino del 17 è fermo a quota 6 gol. Ciro scalpita è pronto a tornare a gennaio, mentre per un suo vice bisognerà attendere giugno.
Sarri e la Lazio ripartiranno da Ciro, fondamentale per il presente e per il futuro del club. Dai suoi gol in campo passeranno gli obiettivi stagionali, con la qualificazione in Champions League che resta l'ambizione numero uno dalle parti di Formello. Non solo sul terreno di gioco, a confermare il ruolo chiave di Immobile all'interno della Lazio è il patron biancoceleste Claudio Lotito. Come riportato dall'edizione odierna de IlMessaggero il capitano potrebbe avere un ruolo in società anche quando deciderà di appendere gli scarpini al chiodo: "Per me Ciro è già un dirigente, un consigliere, un figlio il capitano, il simbolo della Lazio del presente e del futuro. Non molla mai, incarna il nostro spirito. Ci darà tante soddisfazioni ancora prima di smettere con il calcio giocato". Queste le parole del presidente laziale che aprono, di fatto, ad una permanenza a vita di Immobile all'interno del club.
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