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Lotito
L'interruzione del rapporto tra la Lazio e Tare è un cambiamento forte, arrivato dopo 18 anni del dirigente albanese tra campo e scrivania a Formello. Dopo 15 stagioni con la carica di direttore sportivo biancoceleste, Tare ha salutato la società, pronta a rivoluzionare il proprio organigramma. Come riporta il Corriere dello Sport, il presidente Claudio Lotito è rimasto in silenzio: non ha parlato e non ha diramato comunicati. Il patron però è chiamato a ridisegnare il quadro dirigenziale della Lazio. "Ho le idee chiare" ha rivelato a Sarri prima della gara di Empoli. "L'allenatore serve a luglio" è solito ripetere il numero uno biancoceleste. Discorso diverso invece per il ds, una figura che dovrebbe già essere operativa. Sarà lo stesso Lotito - in coppia con Sarri - a condurre il mercato, almeno inizialmente. Lo ha già fatto nel 2022-23, quando si iniziava a delineare una prima separazione in casa con Tare.
Sta prendendo tempo, vuole valutare tutte le soluzioni prima di prendere una decisione. C'è l'opzione Angelo Fabiani, portato a Formello la scorsa estate con ruoli operativi per la Lazio Primavera e la Lazio Women. Può allargare lo staff con l'inserimento del segretario Calveri, mentre Accardi e Foggia appaiono come opzioni secondarie. Resta vacante anche il posto di club manager e l'addio di Tare può spianare la strada ad un ritorno di Angelo Peruzzi, che Sarri riabbraccerebbe volentieri a Formello. Il patron una scelta l'ha già presa: puntare all-in su Maurizio Sarri, allenatore e ora anche manager. In questa nuova Lazio sarà lui a giocare un ruolo cruciale, si è meritato la fiducia sul campo, con i fatti.
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