“Non posiamo aspettare in eterno una disponibilità e una progettualità concreta della Lazio, sarebbe l’errore che hanno fatto le giunte precedenti tanto che oggi il Flaminio è diventato il simbolo dell’immobilismo”. Chiare e incontrovertibili le parole dell’Assessore ai Grandi Eventi, Sport, Turismo e Moda di Roma Capitale Alessandro Onorato. Parole di pochi giorni fa, con tanto di ultimatum alla Lazio e al presidente Lotito. “I documenti sono nelle mani del presidente Lotito, il Comune può esprimersi sulla fattibilità del progetto se ce n’è uno, che a oggi non c’è. Possiamo aspettare al massimo entro la fine dell’anno, poi a quel punto esplorare anche altre progettualità”.
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Lazio, Lotito non molla il Flaminio ma il tempo stringe
Se la Lazio vuole il Flaminio, quindi, deve fare in fretta. Il Comune pressa, i tifosi sperano e sognano. Intanto i giorni passano, ma la novità è che la Lazio non è ferma. Al di là delle scadenze di fine anno, ha circa un mese Lotito per mettere a punto un progetto serio. Un impegno che faccia seguito alla volontà più volte ribadita dalle parole del patron biancoceleste. Ma anche un impegno che Lotito non vuole prendere senza pensarci.
Le difficoltà rimangono molte: dalla copertura al parcheggio, senza dimenticare i posti sugli spalti. Per questo nonostante il pressing del Comune il patron biancoceleste non vuole fare le cose in fretta. Sta studiando una soluzione e presenterà una proposta concreta entro la fine del mese. Poi si capirà se l’idea del Flaminio sarà destinata a diventare realtà o invece a rimanere soltanto un sogno.
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