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Lazio, Lotito: “Arrabbiato per il giallo a Milinkovic? Lasciamo perdere”

Claudio Lotito
Le parole del patron biancoceleste dopo il Consiglio Federale in merito all'ammonizione inventata per il Sergente. Poi parla con Trentalange

redazionecittaceleste

Non mi fate parlare se no mi danno sei mesi di squalifica”. Così ieri sera Sarri, al termine della sfida contro la Salernitana, parlava dell’episodio dell’ammonizione a Milinkovic. Non senza lanciare una stoccata anche all’altra sponda del Tevere, e ai comportamenti tenuti di recente da uno dei giocatori giallorossi, il tecnico della Lazio ha poi spiegato senza giri di parole l’insensatezza dell’ammonizione rifilata da Manganiello al Sergente biancoceleste. Proprio lo stesso arbitro - un caso, senza dubbio - che lo scorso anno ammonì Zaccagni, diffidato, alla vigilia del derby.

La condanna dell’ammonizione è arrivata abbastanza immediata. Organi di stampa ed ex arbitri hanno subito bollato il giallo a Milinkovic come un errore di Manganiello. Nonostante questo Zaccagni nel post partita ha svelato come il fischietto di Pinerolo stesse aspettando il Var per un possibile rosso. L’ennesimo episodio che rovina questo primo terzo di campionato, e non solo la Lazio, e che testimonia la totale inadeguatezza dell’attuale classe arbitrale italiana. Inadeguatezza che anche ieri ha portato alla rabbia dei giocatori e di Tare, ma soprattutto del presidente Lotito, negli spogliatoi al termine della gara.

E proprio oggi è tornato a parlare dell’argomento lo stesso patron biancoceleste. All’uscita dal Consiglio Federale della FIGC in via Allegri Lotito ha risposto così: “Arrabbiato per l'ammonizione a Milinkovic? Lasciamo perdere. Parliamo d’altro”. Poche parole che lasciano più di una impressione su come il patron abbia preso l’ammonizione del Sergente. Subito dopo, prima di salire in macchina, Lotito si è soffermato a parlare con Alfredo Trentalange, presidente dell’Associazione Italiana Arbitri. Inevitabile pensare che il centro del dialogo sia stata proprio la conduzione di Manganiello.