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Lazio, Losi: “Ecco il nostro programma di lavoro atletico. La squadra…”

Davide Losi
Le parole del prof Davide Losi al termine dell'allenamento mattutino di rifinitura prima dell'amichevole contro l'NK Bravo di oggi pomeriggio
redazionecittaceleste

Si conclude la seduta d'allenamento pre-NK Bravo in casa Lazio. La rifinitura mattutina è iniziata alle 10:30 per oltre un'ora di lavoro agli ordini di mister Sarri. Al termine, il prof Davide Losi è intervenuto ai microfoni del canale ufficiale della società.

Come sta la squadra?

"I ragazzi si sono presentati molto bene. Era giusto che staccassero per le vacanze estive, ma tutti si sono presentati in ottime condizioni". 

Quest'anno molta pioggia. La squadra ha lavorato meglio?

"Il terreno di gioco era sicuramente migliore rispetto allo scorso anno. Alcune giornate di lavoro siamo stati costrette a modificarle a causa della pioggia, ma il lavoro è stato comunque ottimo".

La preparazione cambia in base al calendario del campionato?

"Soprattutto nella seconda parte del ritiro ci saranno delle variazioni rispetto agli scorsi anni. Ci faremo trovare pronti per lo sprint iniziale. Durante la pausa delle Nazionali andremo a valutare dei recuperi, visto che giocheremo anche di martedì e mercoledì". 

Giocare di martedì o mercoledì facilita a livello fisico il lavoro?

"Sicuramente giocare di giovedì è peggio. Il martedì o il mercoledì danno più tempo per il recupero fisico, ma sarà importante valutare la questione mentale".

Quanto è importante l'allenamento individuale?

"I ragazzi devono essere professionisti per il proprio corpo. Loro si conoscono e sanno cos'è meglio per loro. Noi cerchiamo, grazie al nostro lavoro e organizzazione, di fare il loro bene e cercare di metterli in ottime condizioni per tutto l'anno".

Come si fa ad allenare l'aspetto mentale tramite quello fisico?

"Il risultato. Vincere aiuta sempre a stare bene, anche tramite inerzia. Quando si affrontano periodi negativi, invece, bisogna continuare a spingere per rientrare in corsa".

Quanto è importante ritrovare i giocatori in forma all'inizio del ritiro?

"Rispetto agli altri anni abbiamo avuto qualche giorno in meno di riposo. Questo ha fatto in modo di avere una forma migliore a livello fisico. Ora è cambiato anche l'approccio al ritiro: ora si considera più il lavoro individuale e il riposo per ogni giocatore. Questo ci aiuta anche nel lavoro del breve periodo".

Un esercizio che i giocatori odiano fare?

"Tutto quello che non si fa palla al piede. Il lavoro di corsa è quello più pesante a livello mentale. In questi due anni abbiamo portato la nostra metodologia: non lavoriamo su distanze lunghe e questo aiuta un po' i ragazzi". 

La tecnologia quanto ti aiuta nel lavoro?

"Questo per noi è fondamentale. Non bisogna essere schiavi dei numeri ma saperli interpretare: ci danno una grande mano, ma deve rimanere un supporto".