Lazio, l’Olimpico può riaprire al pubblico: ma dalla prossima estate

La UEFA pensa di riaprire l'Olimpico per i prossimi Europei. Il pubblico si prepara così a tornare allo stadio

ROMA - I tifosi della Lazio, così come quelli di tutti gli altri club, non vedono l'ora di poter tornare allo stadio. La voglia di sostenere la propria squadra del cuore è più che mai tanta. Soprattutto perché è un anno ormai che il pubblico non può più fare il suo ingresso in curva o in tribuna. Tuttavia, a partire dalla prossima estate, qualcosa potrebbe cambiare. Come è noto da tempo, gli Europei che si sarebbero dovuti giocare l'anno scorso sono stati spostati al 2021. Naturalmente per colpa della pandemia mondiale. E, siccome sarà lo Stadio Olimpico di Roma l'impianto di gioco che darà il via ad alcune partite, tra le quali quella inaugurale dell'Italia, la UEFA starebbe pensando di aprire i cancelli. Perlomeno limitandone la capacità massima al 30%. Non di più.

Mai più senza pubblico

Questo aprirebbe alla possibilità di rivedere le partite con la gente sugli spalti a partire dalla prossima stagione. Salvo imprevisti, naturalmente. Se c'è una cosa che alla Lazio è mancata più delle altre, è stata proprio il tifo dei suoi sostenitori. Per non parlare del ritorno in Champions League. Essere tornati a giocare nell'Europa che conta, dopo tredici anni e senza pubblico, è stata una cattiveria che la gente laziale non si sarebbe meritata. Ma, d'altro canto, la storia del club più antico della Capitale non è mai stata facile.

Parola a Ceferin

Ad avanzare la proposta di aprire l'Olimpico al 30%, è stato il numero uno dell'UEFA: Alexsander Ceferin. Il quale, attraverso una nota ufficiale, ha dichiarato: "Stiamo lavorando a diversi scenari, ma l’unica certezza che possiamo dare è che l’opzione di giocare qualsiasi partita di EURO 2020 in uno stadio vuoto è fuori discussione. Ogni città dovrà garantire la presenza di tifosi durante le partite". Insomma, stando a questa volontà, dal prossimo giugno si tornerà ad assistere alla partite anche dal vivo.