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Cristian Ledesma
Una Lazio che non può che far innamorare chiunque la guardi. Lucidità unita al funzionalismo per una squadra che meritatamente si accomoda al terzo posto in classifica a soli tre punti dalla vetta occupata dal Napoli, unica in grado di battere per ora la Lazio in questo campionato. Terzo 4-0 consecutivo, quinto clean sheet di fila e un numero incalcolabile di miglioramenti apportati rispetto allo scorso anno. Con umiltà diventa lecito sognare almeno un piazzamento in Champions League. Ora ovviamente la testa è già all'impegno di giovedì in Europa League contro lo Sturm Graz per cercare di eliminare l'unico neo di questa prima parte di stagione. In merito alla super partenza dei ragazzi di Sarri ha parlato a Notizie.com l'ex centrocampista nonché capitano della Lazio Cristian Ledesma. L'ex numero 24 biancoceleste si è anche soffermato sull'avventura europa della Lazio e su i nuovi registi agli ordini di Sarri.
"Sono davvero tanto felice di vedere la Lazio così in alto in classifica. Come al solito ho la sensazione che qualsiasi cosa venga fatto dalla Lazio venga poi messo poco in risalto. Vedere giocare la Lazio è un piacere oltre che un divertimento e si vede che alle spalle c’è un duro lavoro, sono contento per i calciatori e per il mister. E' innegabile che i giocatori si divertono a giocare così. Dalla televisione sembra tutto semplice, ma non è così. Hanno aspettato gli ultimi risultati per evidenziare i progressi della fase difensiva e dell’attacco. Tuttavia certe cose erano evidenti già lo scorso anno. Sull'ambiente posso dirti che noi laziali siamo così: non abbiamo fatto in tempo a battere la Cremonese che già pensavamo a quanto sarebbe stato difficile fare risultato in Europa League. Dove può arrivare, ora, non è facile da pronosticare, ma una cosa è certa: la Lazio sta trovando continuità di risultati cosa che non tutti in Italia stanno riuscendo a fare. A me piace vedere le squadre di Sarri e mi piace tantissimo ascoltarlo a fine partita. Ha una capacità di analizzare le cose davvero straordinaria".
"Danilo è cresciuto tantissimo. Possiamo dire che è maturato ed ormai è diventato un esperto in un ruolo che, fino a poco tempo fa, non era il suo. Purtroppo credo che della sua crescita si parli davvero troppo poco. Mi infastidisce davvero che della Lazio e di Cataldi si parli così poco. Marcos Antonio? Sta facendo un percorso di inserimento. Sarri gli sta facendo capire i ritmi del calcio italiano. E può diventare importante, perché ha caratteristiche diverse da tutti gli altri centrocampisti. L'Europa porta via tante energie. Soprattutto se non hai una rosa di 17/18 titolari dello stesso livello. Ricordo l’anno che con Petkovic arrivammo a un passo dalla semifinale. Giocare poi in campionato, a poche ore di distanza, ti costringeva a cambiare tanto. Eri obbligato. Molti non si rendono conto cosa significa giocare giovedì sera, tornare venerdì alle 2 o alle 3 di notte e dopo poche ore scendere in campo e preparare le partite successive".
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