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Cristian Ledesma
L'ex capitano della Lazio, Cristian Ledesma, è tornato a dire la sua ai microfoni di Radiosei. L'ex calciatore ha appeso gli scarpini al chiodo da un po' ma di recente è tornato a giocare. Tuttavia non tra i professionisti ma nel calcio a 8, sempre vestendo i colori biancocelesti. Appena qualche giorno fa, la sua Lazio ha vinto il campionato in finale contro la Roma e la Coppa Italia all'ultimo atto contro la squadra di Francesco Totti. L'ex capitolino si conferma un esperto di coppe in faccia: "Una bellissima esperienza. Anche se è la Lazio calcio a 8 e non la Lazio della Serie A, quando sono arrivato mi sono sentito subito a casa. Felice di aver continuato a vincere con questi colori. Sono tornato nella Capitale per fare le cose seriamente. I ragazzi che giocano con me sono eccezionali, era giusto nei loro confronti approcciarmi a questa avventura con serietà. Io, poi, sono uno che non vorrebbe perdere nemmeno nel giardino di casa contro mio figlio. Vincere contro la Roma è sempre una bella soddisfazione. Non so loro come l'hanno presa, visto che non amo sbirciare in casa altrui, ma di sicuro noi abbiamo festeggiato. Il rapporto con i compagni di squadra è molto buono, penso sempre che i fatti contino di può delle parole. Quando mi dicono che si trovano bene con me, io non posso che esserne felice. Sono orgoglioso di quello che faccio. Tuttavia, non so se l'anno prossimo continuerò.
"Ho preso il patentino di allenatore e mi piacere trovare un progetto adatto a me tra i professionisti. Insieme al mio procuratore stiamo cercando qualcosa di interessante e di serio. Se dovrà lasciare la mia famiglia a Roma, dev'essere per un progetto che vale la pena abbracciare. Sarei felice anche della Serie C o della Primavera, ma vedremo. Non ho un modulo preferito, prima di sceglierne uno bisogna valutare i calciatori che si hanno a disposizione. Il calcio di oggi è diverso rispetto a quando giocavo. C'è sempre meno spazio per gli integralismi".
"Difficile pensare di tornare alla Lazio, non c'è stato nessun contatto. Nemmeno per allenare le giovanili. E, siccome tra i giallorossi non ci finirei mai, l'unica opzione è lasciare la città. Vedremo cosa succederà".
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