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Felipe Anderson
Chiedimi se sono Felipe. Anderson è pronto a ripartire lì dove tutto è cominciato, accolto dall’abbraccio del suo popolo laziale ancora innamorato. C’è entusiasmo per il Pipe, un gruppo di tifosi lo ha accolto calorosamente, un tifoso biancoceleste si è alzato di buona leva ed è venuto da Palombara Sabina per salutarlo: “Tremo come una foglia, non vedo l’ora di rivederlo, mi viene da piangere. Ho un’ansia tremenda”. Qualche selfie con i tifosi, visite mediche e poi la partenza per Auronzo di Cadore, dove il comandante lo aspetta con grande ardore. Volto sorridente ci saluta con l’occhietto: “Sono felice di essere qui”. Per l’ufficialità bisognerà aspettare questo benedetto indice di liquidità. Sarri lo ha voluto a tutti i costi, per affidargli dell’attacco uno dei tre posti. Della discontinuità il peggior difetto, che il comandante è pronto a correggere per renderlo un soldato perfetto. Un talento cristallino pronto a sgommare a destra e a sinistra come una saetta e ritrovare con Immobile un’intesa che era già perfetta. Una scommessa bella ed intrigante, pronto ad eseguire gli ordini del suo comandante. Bisognerà avere un po’ di pazienza ed affidare al campo l’ardua sentenza.
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