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Lazio, l’attacco di Cairo a Lotito e Fabiani: “Come la volpe con l’uva…”
"Quando la volpe non arriva all'uva dice che è acerba". È questa la parafrasi di un celebre passo di una favola di Esopo a cui si ispira Urbano Cairo per replicare al collega Claudio Lotito. Il presidente del Torino, infatti, non ha gradito alcune dichiarazioni del patron biancoceleste, le più recenti nel corso dell'evento andato in scena presso la Sala Tatarella della Camera dei Deputati per celebrare i 125 anni della Lazio.
"A luglio venivo attaccato da tutti sull'allenatore, sulla scelta di alcuni giocatori. Sorrido perché ricordo le battute che feci: 'I Ricci sono buoni per gli spaghetti. Ho preso Rovella che vale cento volte Ricci'", le parole di Lotito. Cairo non ha gradito tali dichiarazioni, che si accompagnano a quelle del D.s. Fabiani a chiusura del calciomercato: "Noi non spendiamo diciotto milioni di euro per un calciatore che non ha mai giocato in due anni con il Chelsea".
I riferimenti, chiari, sono legati alle due trattative non concretizzate che avrebbero potuto portare nella Capitale Samuele Ricci e Cesare Casadei, oggi entrambi di proprietà dei granata ma molto vicini ai biancocelesti nel recente passato. In particolare, Cairo avrebbe sottolineato un modus operandi del duo Lotito-Fabiani che riprenderebbe il concetto della 'volpe che non arriva all'uva', cioè il modo di reagire a una sconfitta sostenendo di non aver mai puntato all'effettiva vittoria.
Intervenuto nel corso di un'intervista rilasciata ai taccuini di Tuttosport, Urbano Cairo ha voluto duramente replicare alle parole del presidente Lotito e del direttore sportivo Fabiani. Queste le sue parole: “Lotito e Fabiani, con Ricci e Casadei, fanno come la volpe con l’uva”. Una vera e propria stoccata, a testimonianza di rapporti ormai abbondantemente logori tra le due società nelle persone dei due presidenti.
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