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Kamada
Giocherà questa sera, in contemporanea con la gara degli Azzurri, Daichi Kamada. Il suo Giappone si è trasferito in Europa per questa sosta per le nazionali evitando al centrocampista lunghi viaggi intercontinentali, per la gioia di Maurizio Sarri. Intanto, però, è stato nuovamente intervistato dalla rivista Number Web, nell’ultimo di una serie di appuntamenti negli ultimi giorni. “Per giocare da mezzala servono le migliori caratteristiche tecniche e io voglio diventare tra i migliori a livello europeo. Giocare in un club di alto livello come la Lazio, che compete sia in Italia che in Champions, mi aiuterà parecchio a crescere”. È già innamorato del suo nuovo ruolo, pronto ad affidarsi completamente a Sarri per la sua crescita.
Aveva già spiegato di non aver ricevuto richieste per sostituire in tutto e per tuto le caratteristica di Milinkovic: “In questo momento non mi è stato ancora detto di fare le stesse cose di Milinkovic. Da tempo però punto a diventare un centrocampista box-to-box che si presenta davanti alla porta avversaria. Voglio essere un giocatore che può fare difesa e attacco”. Però una richiesta particolare da Sarri è già arrivata: “Mi ha chiesto di segnare un bel bottino di gol, meglio non dire quanti”.
Kamada aveva parlato del suo rapporto complicato con i tifosi giapponesi, ma sta lavorando per cambiarlo. “Al Mondiale del Qatar sono stato l’unico titolare, tra i giocatori offensivi, a non segnare e a non fornire assist. Non sono riuscito a lasciare un segno positivo, mi è rimasto il rammarico perciò adesso mi prendo la responsabilità di dare di più per il Paese e mi auguro che ciò che farò nei prossimi anni possa essere utile al Giappone. Dopo i Mondiali del Qatar mi sono reso conto che, rispetto ad altri giocatori, non capivo cosa volesse dire far parte della nazionale giapponese”. Proverà a cambiar questo sentimento a suon di prestazioni sul campo. Le stesse che è pronto a offrire alla Lazio. “Non sono un tipo estroverso né a parole né a gesti per farmi conoscere. Sono in un ambiente nuovo, devo dimostrare di più le mie capacità con i fatti”.
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