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Lazio, Kamada: “Non sono estroverso, dimostrerò coi fatti. Sarri? Ha chiesto…”

Michele Cerrotta

Le parole del centrocampista biancoceleste che si sofferma anche sul rapporto per ora complicato con la nazionale del suo Paese, il Giappone

Giocherà questa sera, in contemporanea con la gara degli Azzurri, Daichi Kamada. Il suo Giappone si è trasferito in Europa per questa sosta per le nazionali evitando al centrocampista lunghi viaggi intercontinentali, per la gioia di Maurizio Sarri. Intanto, però, è stato nuovamente intervistato dalla rivista Number Web, nell’ultimo di una serie di appuntamenti negli ultimi giorni. “Per giocare da mezzala servono le migliori caratteristiche tecniche e io voglio diventare tra i migliori a livello europeo. Giocare in un club di alto livello come la Lazio, che compete sia in Italia che in Champions, mi aiuterà parecchio a crescere”. È già innamorato del suo nuovo ruolo, pronto ad affidarsi completamente a Sarri per la sua crescita.

Aveva già spiegato di non aver ricevuto richieste per sostituire in tutto e per tuto le caratteristica di Milinkovic: “In questo momento non mi è stato ancora detto di fare le stesse cose di Milinkovic. Da tempo però punto a diventare un centrocampista box-to-box che si presenta davanti alla porta avversaria. Voglio essere un giocatore che può fare difesa e attacco”. Però una richiesta particolare da Sarri è già arrivata: “Mi ha chiesto di segnare un bel bottino di gol, meglio non dire quanti”.

Kamada aveva parlato del suo rapporto complicato con i tifosi giapponesi, ma sta lavorando per cambiarlo. “Al Mondiale del Qatar sono stato l’unico titolare, tra i giocatori offensivi, a non segnare e a non fornire assist. Non sono riuscito a lasciare un segno positivo, mi è rimasto il rammarico perciò adesso mi prendo la responsabilità di dare di più per il Paese e mi auguro che ciò che farò nei prossimi anni possa essere utile al Giappone. Dopo i Mondiali del Qatar mi sono reso conto che, rispetto ad altri giocatori, non capivo cosa volesse dire far parte della nazionale giapponese”. Proverà a cambiar questo sentimento a suon di prestazioni sul campo. Le stesse che è pronto a offrire alla Lazio. “Non sono un tipo estroverso né a parole né a gesti per farmi conoscere. Sono in un ambiente nuovo, devo dimostrare di più le mie capacità con i fatti”.


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