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Lazio, Allianz indigesto: la Juve vince ancora su un campo stregato

Juve-Lazio
I bianconeri conquistano i tre punti contro i biancocelesti, che pagano forse un passivo troppo pesante per quanto visto sul terreno di gioco
Michele Cerrotta

Riparte subito con una trasferta complicata il campionato della Lazio, attesa all’Allianz Stadium da una Juventus che sin dai primi minuti cambia approccio e abitudini. La squadra di Allegri parte a viso aperto, accettando di giocare la partita. Un atteggiamento che forse sorprende la Lazio, che nei primi minuti aspetta e prova a controllare gli avversari. All’8’arriva subito il primo giallo della gara: lo prende Miretti che sgambetta Zaccagni. Due minuti dopo la Juve colpisce: Locatelli mette dentro dalla trequarti, Vlahovic in controbalzo buca un incolpevole Provedel. Non servono a nulla le proteste della Lazio per il controllo di McKennie fuori dal campo: Maresca, dopo un check rapido e poco convinto, convalida la rete. Dalla regia televisiva però non arrivano mai le immagini a confermare la bontà della decisione. Rimangono tanti dubbi, o sulla regolarità del gol o sull’adeguatezza di una regola priva di senso.

La Juve trova fiducia e al 14’ serve un ottimo Provedel per negare il gol a Kostic, due minuti dopo arriva un altro giallo per Bremer che trattiene Immobile. La Lazio non demorde e cresce alla distanza, tenendo il pallone e calciando una quantità infinita di angoli. Al 25’ è bravo Kamada a trovare la conclusione, ma è attento Szczesny a deviare in angolo sopra la traversa. Sul ribaltamento di fronte colpisce la Juve: azione confusionaria simile a quella che aveva portato al tiro di Kamada, ma Chiesa trova il tiro a fil di palo e segna un 2-0 troppo severo. Il resto del primo tempo scorre via con la Lazio che cerca inutilmente di accorciare le distanze, e con Danilo graziato da Maresca per un fallo dopo un tunnel subito da Luis Alberto : ci sarebbe stato il giallo. Si va all’intervallo dopo due minuti di recupero.

Subito novità nel secondo tempo: fuori Hysaj (fastidi a un occhio) e Cataldi, dentro Pellegrini e Rovella, all’esordio in biancoceleste. La Juve riparte aggressiva, serve un doppio intervento di Provedel per negare il gol a Rabiot di testa. La Lazio però c’è e al 50’ è bravo Kamada in inserimento a servire Immobile, che però non vede Luis Alberto tutto solo e spreca l’occasione. Cambia anche Allegri al 59’: fuori Miretti e Kostic, dentro Fagioli e Cambiaso. Due minuti dopo giallo anche per Gatti che perde tempo. Al 64’ si accende la luce tra i biancocelesti. Sbaglia in impostazione la Juve, bravissimo Kamada a recuperare e lasciare a Luis Alberto che, da fuori, calcia a giro e buca Szczesny. La gioia per la Lazio però dura poco: passano tre minuti e Vlahovic è bravo a controllare una palla complessa e a bucare Provedel, complice un Casale troppo leggero.

Pesa come un macigno il 3-1 sulla verve dei biancocelesti e Sarri cambia ancora: fuori Immobile al 68’, dentro Castellanos. Inizia la girandola di cambi: fuori McKennie, dentro Weah al 71’, fuori Felipe Anderson e dentro Pedro due minuti dopo. La partita si spegne, al 77’ giallo anche per Cambiaso che perde tempo. Un minuto dopo fuori Kamada, dentro Guendouzi. All’82 viene ammonito anche Vlahovic, che sessanta secondi dopo lascia il campo con Chiesa per Milik e Kean. Ormai il campo regala poco: all’85’ giallo per proteste a Pellegrini. La partita scorre via con gli arrembaggi finali della Lazio che non portano a nulla: dopo sei minuti di recupero arriva il triplice fischio di Maresca.

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