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Lazio, James non è un rimpianto: il colombiano diventa un caso a Madrid

redazionecittaceleste
L'ex stella di Real Madrid e Bayern Monaco è sempre titolare con la nazionale, mentre con il Rayo ha collezionato appena 123 minuti giocati

Aveva tenuto banco in casa Lazio, solo pochi mesi fa, la querelle James Rodriguez: il colombiano, proposto dal suo entourage a Fabiani e staff, non aveva convinto la dirigenza biancoceleste, dividendo così la tifoseria tra chi era convinto della sua affidabilità e dell'apporto che avrebbe potuto a dare alla squadra di Baroni e chi meno.

Oggi, però, James Rodriguez è diventato un caso: a Madrid, al Rayo Vallecano, dove sì è trasferito sul finire del calciomercato, era stato accolto da campione qual è e sembrava ovvio, secondo tutti gli addetti ai lavori che, una volta trovata la forma migliore, il numero 10 della nazionale colombiana avrebbe incantato tutti a Vallecas.

"Qualche disagio fisico" recita il comunicato emesso direttamente dalla società: sono tanti i dubbi, perché James finora ha giocato appena 123 minuti in cinque partite e le motivazioni addotte da Íñigo Perez, allenatore del Rayo Vallecano, non convincono la stampa spagnola, che sottolinea come tali problemi fisici si esauriscano sempre quando per l'ex Real Madrid arriva la chiamata della sua nazionale.

Mentre, infatti, a Madrid si parla di una forma ancora da ritrovare, il colombiano non ha saltato una sola gara con la nazionale, tenendo sempre alto il livello delle prestazioni con la Selecciòn: un mistero quello che avvolge la figura di James Rodriguez, che sembra ai margini del progetto tecnico-tattico del Rayito.