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Lazio, versate le prime tre rate di Irpef arretrate. L’indice di liqudità…

Claudio Lotito
Dopo la vittoria sull'emendamento "salva-calcio", per Lotito è tempo di affrontare anche il noto problema relativo all'indice di liquidità

redazionecittaceleste

La vittoria sulla rateizzazione delle tasse dovute allo Stato ha fatto molto rumore. Il presidente biancoceleste Lotito ne è stato portabandiera, attirando diverse critiche su di se. Ma il provvedimento era necessario, poiché molte società di calcio (e non solo) giovano di questa misura. Queste le parole del presidente: "Sento molti gridare allo scandalo, ma non si tratta di una norma che regala. Tutti pagano quello che devono pagare".

La posizione di Lotito

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Decisa la presa di posizione del presidente della Lazio: "La normativa che da molti viene denominata impropriamente salva-calcio non riguarda infatti solo la Serie A del calcio. E' pertutte le società sportive. Viene prorogata fino al 29 dicembre 2022 la misura, che dà la possibilità di dilazionare i pagamenti di ritenute Irpef comprensive delle addizionali comunali e regionali dell'Iva". Per quanto riguarda la società biancoceleste si tratta di un esborso di circa 2 milioni di euro, un possibile ulteriore ostacolo in chiave mercato.

Adesso la prossima missione del presidente Lotito è quella di operare senza che l'indice di liquidità interferisca con i trasferimenti. L'uscita di Kamenovic non basta, c'è bisogno di un'altra cessione. L'indiziato è Fares, ma la situazione al momento è bloccata. L'obiettivo per gennaio sulla fascia sinistra è sempre Luca Pellegrini.