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Lazio, tra Inzaghi e Sarri tre punti ma tra casa e trasferta un abisso

redazionecittaceleste

L'attuale tecnico è in scia al piacentino ma colpisce il rendimento stagionale: in casa quasi da Scudetto, fuori da lato destro del tabellone

Si è concluso il girone di andata della Serie A 2021/2022, la prima in casa Lazio dopo gli ultimi anni segnati dalla guida di Inzaghi in panchina. I biancocelesti sono stati affidati alle cure di mister Maurizio Sarri. E hanno faticato non poco con i nuovi dettami tecnici, che hanno rivoluzionato totalmente l’approccio alle gare della squadra. Ma, numeri alla mano, il cambio ha creato dal punto di vista dei risultati meno problemi di quanto potrebbe sembrare.

Lo scorso anno, infatti, i biancocelesti chiusero il girone di andata con 34 punti, esattamente tre in più rispetto alla stagione in corso. Tre punti che stanno tutti nella sconfitta in più arrivata quest’anno. In entrambe le stagioni i biancocelesti hanno pareggiato 4 partite. L’anno scorso però arrivarono 10 vittorie e 5 sconfitte, mentre quest’anno sono 9 i successi e 6 le gare senza punti. Guardando alle reti segnate e incassate, poi, lo scorso anno i biancocelesti segnarono 32 goal subendone 26, mentre quest’anno il conto è di 39 goal realizzati e 34 subiti. Differenza reti peggiore quindi soltanto di una rete rispetto allo scorso anno.

Quello che invece spicca immediatamente all’occhio, concentrandosi soltanto su un bilancio della stagione attuale, è la differenza di rendimento della Lazio tra casa e trasferta. Se ne è parlato molto e ne ha parlato lo stesso Sarri. Sicuramente ha influito anche il fatto che spesso, dopo l’impegno europeo, i biancocelesti hanno giocato in trasferta. Fatto sta, però, che la Lazio in casa viaggia su ritmi da Champions con ambizioni di Scudetto. Su 9 gare giocate in casa, infatti, sono arrivate 6 vittorie, 2 pareggi e 1 sconfitta: meglio ha fatto solo l’Inter, che al posto della sconfitta ha un’altra vittoria. Fuori casa, invece, tengono a galla i biancocelesti le recenti vittorie contro Sampdoria e Venezia, ma il ritmo è da incubo: 10 gare, 3 vittorie, 2 pareggi e 5 sconfitte. Peggio hanno fatto solo otto squadre. Risolvendo questo problema, la Champions rimarrebbe difficilissima, ma non sarebbe più utopia.