Per la Lazio si scopre indispensabile il centrocampista Nicolò Rovella. Come si è anche visto nella partita di domenica contro la Fiorentina. Se entra nella ripresa, serve un'impresa per ribaltare un primo tempo perso. E se non c'è bisogna inventarlo.
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Rovella sempre più insostituibile: senza di lui la Lazio…
Il giocatore, classe 2001 ha giocato finora ventotto partite su trentuno a centrocampo. Forse è normale in una squadra sbilanciata nell'attacco con il 4-2-3-1 e con l'undicesima posizione in difesa di questo campionato, che ora sta diventando un limite serio. La Lazio adesso ha trenta gol subiti, al pari del Genoa.
Solo in due occasioni, nelle partite di andata a Como e a Napoli, i biancocelesti sono riusciti a fare a meno del centrocampista lombardo - per una volta affaticato, e l'altra squalificato -. Alla prima panchina di Nicolò, risalente alla trasferta a Udine di agosto, appartiene il primo KO della Lazio in questa stagione.
La peggior prestazione del playmaker ha regalato alla Roma la vittoria nel derby del 5 gennaio. Colpa del pessimo approccio biancoceleste, che ha alzato a dieci le reti subite nei primi venti minuti, prestazione praticamente identica a quella di domenica sera contro la Fiorentina all'Olimpico.
Dele-Bashiru è riuscito a sopperire l'assenza di Rovella solamente in occasione della partita contro il Napoli al Maradona. L'altro ieri la gara della Lazio è iniziata solo dopo il fischio del secondo tempo, dopo l'entrata di Rovella. Non può più essere un caso.
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