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Lazio indifesa contro i mostri del Bayern, ma si poteva fare di più

Bayern Monaco

Biancocelesti troppo timorosi e contratti, gli errori individuali commessi dai capitolini hanno facilitato il compito dei bavaresi

redazionecittaceleste

ROMA -  Temibili, temibilissime creature i vampiri, per carità! Ma se non li inviti ad entrare in casa, non possono farti del male fra le tue 4 mura. Eppure la Lazio ha voluto sacrificarsi alle creature della notte e mostrare il proprio collo con le vene gonfie di sangue angelico. Il Bayern è una squadra di mostri non solo negli 11 titolari, come (a volte) può fregiarsi di essere la Lazio, ma anche le seconde linee sono campioni affermati ed affamati. Qualcuno sperava di vincere? Più tifosi di quanti si possa pensare credevano nel miracolo, ma i sogni di gloria sono stati subito sopiti dalla dura e cruda realtà. Con una difesa che se la fa nelle mutande sin dal primo minuto, non si può fare più di così. Probabilmente certe lacune erano già state mostrate in campionato, ma lì non avevi davanti Lewandowski e Sanè, che non ti perdonano nulla.

C'è chi ironizza sul web:"Col 5 a 2 all'Allianz Stadium passiamo noi, giusto?". Certo ora è facile certificare che l'impresa diventa davvero impossibile, ma siamo certi che con un paio di errori difensivi in meno e con il rigore netto su Milinkovic concesso ai biancocelesti, il risultato non sarebbe potuto essere diverso? Sono in tanti a rispondere che non sarebbe cambiato nulla, che il Bayern si è fermato (chissà magari su invito di Klose), ma un dubbio lecito rimane. I campioni tedeschi hanno approcciato la gara come avrebbe dovuto fare la Lazio, aggredendo su ogni pallone, senza far respirare l'avversario. Gli errori individuali della compagine capitolina sono stati provocati proprio dal pressing asfissiante dei bavaresi.

Ora facciamo un ulteriore passo indietro, però. Non solo la nostra difesa ha contribuito a rendere il passivo tanto pesante, ma se si deve fare un'analisi oggettiva anche del reparto avanzato, va detto che loro non avevano paura di tirare in porta. Noi sì. Almeno nel primo tempo. Il Bayern poteva permettersi di entrare in porta con il pallone, noi avremmo dovuto tirare di più. Ma con i "sé" e con i "ma" forse ci si illude e basta. Ora testa al Bologna. Va scongiurato il pericolo peggiore: aver perso consapevolezza nei propri mezzi.