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Notizie Lazio – Prima l’Europa League, poi l’incontro tra Lotito e Sarri

redazionecittaceleste

Tra venti giorni Lotito e Sarri torneranno a parlare del futuro, sperando di farlo con la Lazio qualificata alla prossima Europa League.

La Lazio si prepara ad affrontare il rush finale di campionato. Dopo la vittoria in rimonta nei minuti finali contro lo Spezia, i biancocelesti torneranno a giocare allo Stadio Olimpico sabato sera contro la Sampdoria. Poi, mancheranno la sfida esterna contro i bianconeri e quella casalinga contro il Verona. La squadra di Sarri ha gli stessi punti dei giallorossi ed un vantaggio su Fiorentina e Atalanta di 3 punti. Con la Viola gli scontri diretti sono favorevoli. Con la Dea sono in parità. Mantenendo una differenza reti migliore rispetto ai bergamaschi, la Prima Squadra della Capitale si qualificherebbe in Europa League conquistando sei punti nelle ultime tre partite.

Una volta terminato il campionato verranno ripresi i discorsi sul futuro. Maurizio Sarri, dopo la gara con lo Spezia, ha fatto capire che la sua permanenza nella Capitale non dipende dalla qualificazione europea. Il tecnico biancoceleste non ha saputo spiegare perchè il rinnovo annunciato a Natale non è mai arrivato, ma ha detto che non si tratta di una questione impellente. La settimana scorsa il presidente Claudio Lotito ha definito prematuro un giudizio sulla sua stagione, rinnovando però la stima nei confronti del tecnico biancoceleste. In ballo c'è un triennale che porterebbe la scadenza di Sarri dal 2023 al 2025.

Dalla qualificazione in Europa, invece, potrebbe dipendere il mercato estivo. C'è una rosa da rifondare, considerati anche i giocatori in scadenza a fine stagione. A cominciare dai due portieri Strakosha Reina, sempre più vicini all'addio. Viaggiano verso il rinnovo, invece, Radu Patric. Sembra essere già in Spagna Luiz Felipe, mentre si sono aperti spiragli di rinnovo per Lucas Leiva. Sarri è stato chiaro nell'incontro a Formello di inizio aprile: c'è bisogno di 7-8 acquisti di un certo tipo per rinforzare la rosa. Ma ciò che preme al tecnico biancoceleste è avere voce in capitolo sui movimenti di mercato e non subire passivamente le scelte di altri.