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Immobile
Una doccia fredda sul finire del primo tempo, dose poi rincarata a inizio secondo tempo. Dieci minuti di follia biancoceleste liberano la strada ai primi due gol di Oudin in Serie A. Nel recupero il colpo di testa di Milinkovic-Savic rende meno amara la serata della Lazio e permette di conquistare un punto che "può essere importante" a detta di Sarri in conferenza stampa. Si è detto meno preoccupato rispetto alla prestazione piatta e senza spunti di Milano e cerca di vedere il bicchiere mezzo pieno in una serata che di rimpianti ne lascia comunque non pochi. Anche se poco, qualcosa da salvare c'è: su tutto, ovviamente, il ritorno al gol di Immobile e Milinkovic-Savic.
Se per il bomber aver spezzato un digiuno casalingo che in Serie A durava dallo scorso 11 settembre (gol dell'1-0 contro il Verona) significa scrollarsi di dosso un peso non indifferente a livello prettamente numerico per Milinkovic il discorso è ben diverso. Non è stato il periodo più facile per il talento serbo finito a più riprese al banco degli imputati per prestazioni nettamente al di sotto della sue possibilità. La rete del 2-2, oltre che a evitare alla Lazio la quarta sconfitta nelle ultime cinque partite, è sembrata una vera e propria liberazione per Sergej. A inizio gara lo striscione della Nord, a pochi secondi dal triplice fischio l'urlo di rabbia e gioia di Milinkovic proprio sotto la Curva. Due gol importanti per la gara ma soprattutto per quelle due pedine che in questi 180 minuti rimanenti dovranno trascinare la Lazio verso l'obiettivo.
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