Ecco un'altra sfida da bomber. All’andata segnarono tutti e due: Immobile anticipando l’uscita di Dragowski, poi Vlahovic trasformando nel finale un calcio di rigore che si era procurato per una trattenuta di Hoedt. Era il 6 gennaio, la Lazio vinse 2-1. Tra le due squadre adesso c’è un abisso: 64 punti a 35. Tra i due centravanti invece no: 19 gol a testa, sono alla pari (anche con Simy e Muriel) al terzo posto della classifica cannonieri guidata da Cristiano Ronaldo, 27 reti, a +6 su Lukaku. Una sfida da podio, quella di sabato, tra due centravanti separati da 10 anni: il serbo è nato nel 2000, quando la Lazio vinse il secondo scudetto. Nel 2021, anno solare, ha segnato 15 reti; nelle ultime 8 partite ne ha fatte 10. Immobile ne ha firmate 5 nei 4 incontri di campionato più recenti; e anche 5 negli ultimi 5 confronti diretti con i viola, tutte decisive per 4 vittorie di misura e un pareggio per 1-1. Vlahovic invece ha perso 2 volte su 2 contro la Lazio: e nel giugno 2020 si fece anche espellere per una gomitata a Patric, l’unico rosso per lui in 73 partite di serie A.
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Lazio, Immobile-Vlahovic: altra sfida fra bomber
Sono i due attaccanti più in forma del momento e sabato sera si ritroveranno contro, chi per ottenere la salvezza, chi la Champions
ATTACCO
Sabato a Firenze la prima di cinque finali tutte da vincere per non avere rimpianti. Due settimane intense per il tecnico della Lazio Simone Inzaghi che sogna di conquistare la Champions League. «In ogni caso sarebbe il quinto anno di fila in Europa», continua a ripetere l’allenatore come un mantra certo che comunque vada la sua Lazio ha fatto il massimo. Un vero e proprio tour de force che inizierà sabato al Franchi stadio che negli ultimi dieci anni ha dato tantissime soddisfazioni ai biancocelesti con 7 vittorie in 10 gare, due sconfitte (l’ultima il 13 maggio 2017, 3-2) e un solo pareggio. In totale in 21 gare complessive le vittorie diventano 14 con 3 pareggi ed appena quattro sconfitte. Correa ed Immobile affilano le armi certi di poter ripetere i gol che lo scorso anno stesero i viola a ridosso del 90’ mettendo fine alla serie positiva dell’allora allenatore Montella. Questa volta, però, in ballo per la squadra di Iachini c’è qualcosa di più importante rispetto ad un mero dato statistico: una salvezza ancora tutta da conquistare che sta tenendo in ansia Firenze.
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