Lazio, Immobile: a segno ancora all’esordio solare. Poi la squadra lo abbandona

Al triplice fischio di Marinelli rimane solo lo shock per una sconfitta meritata. La Lazio cade nella sua stessa trappola e l'incognita del rientro in campo diventa l'incubo di una squadra che con la testa non c'è. Regna la confusione in campo, domina in panchina e l'epilogo è inevitabile. La luce prova ad accenderla il solito Immobile, l'uomo da salvare nell'incubo del Via del Mare. Il re ha colpito ancora alla prima dell'anno solare, in totale sono nove le volte in cui il bomber ci è riuscito. Il dato diventa ancora più unico se di queste nove, otto sono state consecutive. Nessuno ha segnato come lui nel mese di gennaio (25 gol).

Il re questa volta è abbandonato e affonda inevitabilmente con il resto della squadra. Può far poco se non guardare la sua squadra crollare sotto i colpi di un Lecce mai domo. Da capitano va prima dai tifosi e poi in zona mista. Ci mette la faccia Ciro, che prova a salvare i primi 30 minuti di una squadra vittima ancora degli stessi errori, gli stessi black out. La testa va rialzata subito, è imperativo, e bisogno farlo ripartendo subito dalla sfida contro l'Empoli. Le certezze in campo ora sono poche, è inevitabile, ma ciò che resta è il legame del suo capitano a questa maglia che rimprovera la poca passione che a volte si vede. Subito in campo a Formello, subito a lavoro per trovare questa passione. Il cammino ora è minato ma nulla è compromesso ma la trasferta di Lecce deve essere l'eccezione, mai l'ordinario.