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Lazio, Immobile mastica amaro. Il re lasciato solo in Germania

redazionecittaceleste

Da il massimo, la squadra neanche il minimo. Nella debacle in amichevole con il Genoa Immobile è l'unico a provare ad accendere la luce

La Lazio cade, male, in Germania nelle prima delle due amichevoli previste in terra tedesca. Il Genoa passeggia agevolmente e vince 4-1 contro una squadra mai realmente entrata in campo. L'uno, sul tabellino biancoceleste, come sempre ha un nome e un cognome e sono quelli di Ciro Immobile. Anche se si è trattato di un'amichevole, chi ha imparato a conoscere il capitano della Lazio sa che per lui quando si scende sul rettangolo di gioco non c'è differenza. Si gioca per vincere, questa è la mentalità di King Ciro; che gli ha permesso in 259 presenze di segnare 182 gol in maglia biancoceleste. Pensare che ieri erano sei anni dal suo sbarco nella Capitale e di certo avrebbe voluto festeggiarli vedendo una Lazio migliore. Lui da il massimo, al fronte di una squadra che non prova a dare neanche il minimo.

Segnali

Il capitano biancoceleste era stato l'ultimo a presentarsi ai microfoni ufficiali durante il ritiro di Auronzo di Cadore. Aveva tracciato un bilancio, positivo, in merito a quanto fatto e all'inserimento dei nuovi in una squadra ricostruita. Ora bisogna riflettere su quanto fatto, i concetti restano e il black out di ieri deve essere rilegato al processo della preparazione estiva. Va comunque esaminato al meglio quanto accaduto e mister Sarri lo farà già dalla doppia seduta in programma oggi e che verrà replicata domani. Immobile, da leader, guiderà la sua squadra ricaricandola e ridando le motivazioni giuste.

Capitano

Nel corso degli anni, anche prima di avere definitivamente la fascia al braccio, Immobile ha dimostrato di essere capitano vero. Non uno che punta il dito, ma uno che nelle difficoltà per primo si carica la squadra sulle spalle. Lo ha fatto quando si è caduti in campionato, lo farà di certo dopo una frenata in quella che pur sempre rimane solo un'amichevole. Sarri sa di poter contare su un'autentica forza della natura, un leader vero che a questa Lazio serve disperatamente. Sabato si torna in campo, la testa va rialzata perché questa Lazio, anche se in amichevole, non è assolutamente quella vera.