Resta fuori Ciro Immobile dai ragionamenti di un Sarri forse mai così dedito al turnover. Il capitano non si tocca: in un momento critico per la squadra non è in discussione la maglia da titolare di Immobile. Questione di gradi, di leadership, ma anche di pericolosità sotto porta. Anche quando non tutto gira per il meglio, Immobile è sempre una garanzia. Può bastare un rigore come contro il Monza, basterebbe un po’ di fortuna in più per far finire la palla in porta e non sui legni come contro Lecce, Genoa e ancora Monza.
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Lazio, Immobile non si tocca: niente turnover e caccia a nuovi record
Gol che sarebbero oro per la Lazio, ma che farebbero comodo anche a Immobile. Il capitano biancoceleste è a due reti di distanza dai 200 con l’aquila sul petto. Per arrivare a 200 in A ne servono invece quattro: dettagli per chi, con il gol segnato a Monza, è arrivato a 250 partecipazioni a un gol nei top cinque campionati europei. Dal 2012/13 è il primo italiano a riuscirci, con 201 gol e 49 assist, ed è l’ottavo calciatore a riuscirci dopo mostri sacri come Messi, Ronaldo, Lewandowski, Suarez, Benzema, Kane e Salah.
Proverà a migliorarsi ancora questa sera, contro il Torino, squadra colpita a raffica in carriera. Ha segnato più gol solo contro la Sampdoria (16), il Genoa (15) e il Verona (13). Sono 12 le reti segnate invece ai granata, 9 se si contano solo quelle segnate in A. Da quando è alla Lazio, Immobile ha sempre segnato al Torino tranne in due stagioni: 2017/18 e nella scorsa annata. Il Toro è avvisato, Immobile ha fame di gol.
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