Lazio, Immobile sempre in dubbio. Giovedì i nuovi esami

Parte, non parte. Alla fine Immobile l'aereo lo ha preso ma non direzione Budapest bensì quello di ritorno verso casa. L'aria della Capitale, tuttavia, non ha giovato al bomber della Lazio che al responso degli esami hanno confermato quanto già evidenziato nei giorni scorsi: l'edema al bicipite femorale della coscia destra non è ancora svanito. Alla faccia del poco attaccamento alla Nazionale; pur di esserci in Ungheria Immobile le ha provate tutte, anche andare oltre i limiti che il suo fisico gli impone. Lo staff biancoceleste, Sarri e il neo eletto senatore Lotito hanno dovuto frenarlo per non far complicare ancora di più una situazione già al limite. A Immobile basterebbe esserci contro lo Spezia, vuole entrare nella top ten all-time dei migliori marcatori della Serie A davanti ai suoi tifosi. La sua presenza contro i liguri non è tuttavia scontata visto che l'edema alla coscia è ai limiti della lesione.

Nuovi esami

Nuovi esami strumentali verranno eseguiti giovedì, il ciclo di terapie, iniziato ieri nel Lazio Lab di Formello proseguirà fino alla giornata di domani. Gli esami di ieri hanno confermato il quadro clinico e sconsigliato qualsiasi utilizzo, allenamento compreso. Se le cure avranno effetto si valuterà se farlo allenare in modo differenziato giovedì stesso oppure venerdì. C'è poco da fantasticare, l'edema deve riassorbirsi e rischiare non è un'opzione vagliabile. Immaginarlo titolare contro lo Spezia è ai limiti dell'illusione, più probabile il suo accomodamento in panchina.

Possibilità

Immobile non si allena in gruppo da giovedì, aveva provato un piccolo differenziato a San Siro. Dovesse dare forfait contro lo Spezia ci proverà di certo per l'Europa dove il suo apporto servirà ancor di più. La terza soluzione è riaverlo contro la Fiorentina a Firenze. Sarri non consentirà forzature andando contro anche alla volontà di Immobile stesso, mai rinunciatario e sempre in prima linea per la sua Lazio. Il Comandante, già alle prese con gli stiramenti di Lazzari e Casale non vuole aggiungere altra gente a un'infermeria già troppo piena per i suoi gusti.