Lazio, Immobile a Tiki Taka: “Voglio finire qui la carriera. E sulla Champions…”
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I microfoni di Tiki Taka hanno intervistato Ciro Immobile. Bomber della Lazio diventato sempre più protagonista con i biancocelesti
redazionecittaceleste
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ROMA - Questa sera Ciro Immobile è intervenuto come ospite speciale nella trasmissione Tiki Taka. Ecco le parole del bomber della Lazio: "Ieri ho giocato con l'antidolorifico. Quest'anno in campionato abbiamo avuto alti e bassi ma ora ci stiamo riprendendo. In Champions League invece siamo andati bene riuscendo a raggiungere traguardi toccati poche volte nella vostra storia".
SULL'AMICO BELOTTI
"Con il Gallo ci troviamo bene perché siamo simili. Anche lui ad una certa ora della notte è sempre carico a mille. Io, che sono più grande, mi ritrovo a dirgli che dobbiamo riposare. Ci troviamo bene. Ho letto una statistica che è il giocatore che ha subito più falli".
SULLO SCORSO CAMPIONATO
"Nel calcio si vivono dei momenti in cui ti senti in forma e imbattibile. Ci sentivamo così prima del Covid. Scendevamo in campo con la voglia di vincere tutte le partite. Dopodiché ci siamo un po' distratti perdendo qualche punto. Tuttavia, prima della pandemia potevamo davvero lottare fino in fondo per lo scudetto".
SULLA CARRIERA
"Mia mamma era come tutte le altre: ti vorrebbero sempre con loro. Ma quando ero piccolo, mise me davanti a lei e mi fece realizzare il mio sogno di diventare calciatore. Dortmund? "In quel momento della mia carriera credevo di essere pronto a fare un salto importante. Quell'esperienza mi ha aiutato tanto. Così come mi ha aiutato il Torino visto che ho vinto la classifica marcatura. Ora ho scelto di sposare la Lazio fino alla fine della mia carriera."Il legame con la gente, con la società e con il mister, che non mi vedo altrove. A questa età penso a fare bene qui.
SU VENTURA
"Io e il mister abbiam sempre avuto un ottimo rapporto: dal Torino alla Nazionale. Ci sono stati alcuni problemi e in molti ci siamo sentiti sotto pressione. La troppa voglia di farcela mi ha fatto arrivare tesi allo spareggio contro la Svezia. Non è vero che il CT abbandonò il ritiro. Tuttavia non c'era un clima sereno. I problemi sono nati dopo la sconfitta con la Svezia e quando eravamo obbligati a vincere per forza. Mancini? Con lui stiamo lavorando bene. Voleva riavvicinare la gente alla squadra e ci stiamo riuscendo. L'entusiasmo ci ha permesso di divertirci e di fare bene".
SU INZAGHI
"Se un allenatore ha smesso da poco di giocare, è normale che conosce delle dinamiche utili per tenere bene lo spogliatoio. Con Mancini ci vediamo poco ma con Inzaghi le cose vanno bene. In settimana non sempre ha la voce (ride, nrd). Dipende se lo facciamo arrabbiare durante gli allenamenti".
SUL DERBY
"I tifosi ci hanno dato una grande carica. A volte uno punta sempre al massimo per la propria carriera, ma io qui sono felice dei traguardi che abbiamo raggiunto. Prima di me la Lazio era a metà classifica, insieme abbiamo lavorato per risalire. La gente mi inonda d'amore, questo nessuna squadra lo può superare. Mi sento responsabile della gioia provata dai tifosi per la vittoria del derby, non per aver provocato il caos al loro interno".
SULLA CHAMPIONS
"Per batterli avremo bisogno della partita perfetta. Loro sono i campioni in carica e noi dovremo dare il massimo. Cercando di divertirci come sempre e di fare il risultato".
SULL'ATALANTA
"Vorrei vincere contro di loro sia in Coppa Italia che in Serie A. Non firmo per altri risultati: io gioco per vincere e non per perdere".
SU INSIGNE E IL RIGORE SBAGLIATO
"Triste la sua immagine dopo il rigore sbagliato in Supercoppa. Ho cercato di mettermi nei suoi panni e ho pensato che si sentisse addosso le colpe della sconfitta. Il giorno dopo l'ho sentito e ho provato a calmarlo. Queste cose fanno del calcio. Anche noi alla fine esplodiamo".