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A poche ore di distanza dalla sfida tra la Lazio e i rossoneri di Milano, i microfoni della Gazzetta dello Sport hanno intervistato il doppio ex Giuseppe Pancaro:
"Ci sono cinque squadre in lotta per tre posti. Oltre alla Lazio e ai rossoneri, ci sono anche Juventus, Atalanta e Napoli. Escludo la Roma perché, salvo colpi di scena, credo che sia fuori dai giochi. Per i meneghini sarebbe una beffa non finire tra le prime quattro dopo il grande campionato che hanno giocato. Sono stati in testa per mesi e meritano la Champions League".
"Ricordo quando calciò il rigore contro la Reggina. Provò a battere il portiere con il cucchiaio ma sbagliò malamente. Mancini in panchina si trasformò in una iena. Non fu una bella situazione, ma a distanza di vent'anni fa piacere ricordare certe cose con il sorriso. Come Ferguson? Sarebbe una favola che non mi dispiacerebbe. In Italia, di solito, si dura qualche anno e poi si cambia aria. Lui è stata un'eccezione. Ha due figli nati a Roma, tifosi della Lazio e legati alla città. Sono vent'anni che frequenta Formello ed è sempre riuscito a raggiungere gli obbiettivi posti. Ha anche vinto un bel po'. Nei momenti difficili è stato bravo a tenere duro insieme alla squadra. La Lazio ha Luis Alberto e Milinkovic come punti forza".
"Per Pioli parlerà il tempo e i risultati. L'ho trovato bravo a creare empatia all'interno del gruppo, i risultati sono anche merito suo. Tuttavia, piazze come quella milanese ti obbligano a vincere. Il rinnovo di Ibrahimovic sarà fondamentale: la squadra ha bisogno di lui. Quando non gioca cambia tutto e si è visto con il Sassuolo. Maldini? Il calcio ha bisogno di più gente come lui. Raggiungere la Champions sarebbe un premio per il lavoro svolto. Donnarumma? Ti permette di stare bene in porta per quindici anni. Si tratta di uno dei più forti al mondo nel suo ruolo. Se fossi nel club, riscatterei anche Tomori. Hernandez? Ha il potenziale per essere uno dei migliori al mondo. Ha tutte le carte in regola per farcela. Un pronostico? Non potrei mai, il mio cuore è diviso".
"Fortunatamente non si è fatto più nulla. Non è possibile uccidere i sogni o dare un taglio alla meritocrazia. Maldini ha detto delle parole che hanno dimostrato ancora una volta che grande uomo sia".
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