Grinta, cuore e sacrificio: questo, in poche parole, è stata la prestazione di ieri sera fornita da Mattéo Guendouzi nella gara contro la Fiorentina. Il centrocampista francese, per tutti i novantotto minuti, è stato sicuramente uno dei migliori della formazione di Baroni. In particolare, la centralità del francese nello scacchiere pensato e costruito da Baroni è venuta fuori soprattutto nel primo tempo, quando l’allenatore toscano a centrocampo ha deciso di affiancare all’ex Marsiglia Dele-Bashiru, con assenza di Rovella. In effetti, durante la prima fazione di gioco, il francese ha offerto corsa e sostanza in quantità industriale, correndo letteralmente per due, contrastando sulla linea mediana gli attacchi dei viola, provando il più possibile a fungere da tramite tra il centrocampo e l'attacco e contribuendo quindi anche alle ripartenze offensive.
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Lazio, Guendouzi leader: contro la Fiorentina grinta e sostanza
Nonostante il livello frenetico della gara sia aumentato a dismisura col passare dei minuti (anche per merito dell’incapacità dell’arbitro Rapuano di saperla gestire), Guendouzi ha comunque mantenuto la calma, rimanendo sempre lucido e dando il proprio contributo per l’organizzazione della manovra difensiva e offensiva. Nel secondo tempo, però, per il francese è arrivata la possibilità di poter rifiatare e meglio distribuire il proprio lavoro in mezzo al campo, anche e soprattutto grazie all'ingresso in campo di Rovella, pensato da Baroni per ridare ai biancocelesti maggiore velocità e qualità alla manovra offensiva.
Da questo punto di vista, la gara di ieri con la Fiorentina ha confermato la centralità del francese sul rettangolo verde di gioco. Guendouzi è dunque elemento imprescindibile per questa Lazio, colonna portante di un sistema di gioco che lo vede sempre spendersi al massimo, mettersi sempre a disposizione dei propri compagni e del tecnico. Anima e sacrificio: un binomio che rende speciale Mattéo Guendouzi. Detto ciò, nuovo sprint per Casadei: il punto <<<
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