Angelo Gregucci, ex giocatore della Lazio, è intervenuto ai microfoni di Radiosei per analizzare la partita giocata ieri tra Italia e Germania e la gara disputata da Isaksen, contro il Portogallo, con la maglia della sua Danimarca. Ecco le sue parole.
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Lazio, Gregucci: “Isaksen è sulla strada giusta. La Germania è avanti…”
“I tedeschi, nonostante siano in una fase di ricostruzione, confermano di essere fisicamente superiori e di essere più avanti con il lavoro. Dai settori giovanili tedeschi, ma anche spagnoli e non solo, si evince che il lavoro fatto nella costruzione dal basso sia migliore del nostro. Non parlo solo dei giocatori, ma anche di chi li prepara, di chi li migliora, di chi li cresce.
Ovviamente, poi, ci sono club che hanno più coraggio nello schierarli e nel farli sbagliare fino al raggiungimento della loro definizione di carriera. L’Italia, dal canto suo, ieri non mi è dispiaciuta. L’obiettivo deve essere dare la priorità a crescere per un giovane calciatore.
Concettualmente, quando si addestra un giocatore, non bisogna privarlo della libertà d’espressione calcistica. Mi spiego: posticipare la formazione tattica rispetto a quella tecnica. Mai giocare a due tocchi: la tecnica deve essere la prima cosa da allenare, la prima caratteristica da sviluppare in un ragazzo che inizia la trafila in un club.
Per il nostro paese, a livello calcistico, urge una miglioria nei settori giovanili. Occorre migliorare gli insegnanti per far sì che ci siano migliori giocatori nel prossimo futuro. Qualcosa si sta muovendo, basti vedere i progressi della nostra Nazionale Under 17.
Per quanto riguarda la Lazio, al netto di alcune interviste fuori tempo, credo che la situazione si possa risolvere con la coesione e la condivisione. Condivisione di un progetto, di un’idea. Voglio sottolineare che anche ieri, con la Danimarca, Isaksen ha giocato una grande partita. Si sta imponendo anche sul palcoscenico internazionale. Deve migliorare nella freddezza, nella finalizzazione, ma la strada per ‘arrivare’ ormai l’ha imboccata”.
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