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Fiorentina-Lazio
Al Franchi è subito partita vera, a partire dal fischio di inizio. Al bando le fasi di studio e la timidezza, Lazio e Fiorentina danno spettacolo e infiammano gli animi. È di Felipe Anderson la prima occasione, dopo pochissimi secondi: incomprensione nella difesa Viola, il brasiliano prova a beffare Terracciano di testa ma la Fiorentina si salva. Allarmata, sale in cattedra la squadra di Italiano: per dieci minuti è un assalto, Provedel è miracoloso in più di un’occasione. Ma è una Lazio solida: Sarri legge benissimo la gara e schiera Vecino al posto di Luis Alberto. Grinta e fisico, ma anche centimetri. Quelli fondamentali sul primo angolo biancoceleste: il cross di Zaccagni è perfetto per l’uruguaiano che segna, porta in vantaggio la Lazio e da ex non esulta. La Viola non molla e gioca, i biancocelesti non perdonano e raddoppiano al 25’.
Altro assist al bacio di Milinkovic, servito da Immobile, ma è bravissimo Zaccagni ad accarezzare il pallone quel tanto che basta per appoggiarla sul palo alla destra di Terracciano. Il raddoppio della Lazio non cambia però lo scenario. Insiste la Fiorentina, la squadra di Sarri concede il possesso ma poi è brava a compattarsi dietro e tentare di colpire sfruttando gli spazi lasciati. Allo scoccare del 45’ grande occasione per la Viola: il tiro di Mandragora, deviato da Patric, sbatte sulla parte alta della traversa. Pochi secondi dopo è ancora decisivo Provedel, a togliere dalla porta l’ultima occasione del primo tempo.Dopo l’intervallo Italiano lancia Nico Gonzalez per Ikone e la gara riparte con nel primo tempo: ritmi altissimi e occasioni da entrambi i lati, la Lazio si salva su un’uscita laterale di Provedel: decisivo Romagnoli.
Al 54’ la spizzata di Milinkovic mette Immobile nelle condizioni di tirare: la sassata al volo del capitano si stampa però sulla traversa. Sul ribaltamento di fronte ancora una volta decisivo Provedel con una respinta di pugno. Quattro minuti dopo dentro Barak e Milenkovic per Amrabat e Igor sponda viola. Al 61’ cambia anche Sarri: dentro Luis Alberto, fuori Marcos Antonio. Al 71’ si arrende Marusic, vittima di alcuni giramenti di testa dopo il durissimo scontro che lo aveva visto protagonista un quarto d’ora prima: al suo posto entra Hysaj. Chiude i cambi Italiano: dentro Saponara e Maleh, fuori Kouame e Bonaventura. Continua la girandola di cambi: fuori Felipe Anderson e Zaccagni, dentro Pedro e Cancellieri al 79’. Luis Alberto entra e cinque minuti dopo segna: Pedro serve Immobile, Ciro serve un cioccolatino al Mago che insacca per il 3-0 biancoceleste.
L’apoteosi è totale al 91’: ennesimo assist di Milinkovic che serve Immobile, il capitano fa 4-0 e festeggia alla trecentesima in Serie A l’ingresso in top ten dei migliori marcatori di sempre. La Lazio vince la gara da big, dimostrando certezze e consapevolezze importanti. E Sarri eguaglia Pioli: quarta vittoria e quarto clean sheet consecutivo, quinto contando anche l’Europa. Servirà lo sforzo di tutti da qui alla sosta, ma i presupposti lasciano ben sperare. Ora avanti con l’Europa League.
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